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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
31.08.2011 Hezbollah si espande in Sud America e progetta attentati contro obiettivi israeliani
cronaca di Guido Olimpio

Testata: Corriere della Sera
Data: 31 agosto 2011
Pagina: 25
Autore: Guido Olimpio
Titolo: «L'Hezbollah sbarca a Cuba: Prepara nuove azioni»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 31/08/2011, a pag. 25, l'articolo di Guido Olimpio dal titolo " L'Hezbollah sbarca a Cuba: Prepara nuove azioni".


Hezbollah                    Cuba

Sono in tre. Uno di loro usa uno strano soprannome: Agave Tequilana. Appartengono all'apparato per le operazioni «esterne» dell'Hezbollah, il movimento libanese filo-iraniano. Il terzetto si è spostato di recente dal Messico a Cuba con il compito di stabilire una testa di ponte sull'isola. Tra qualche giorno seguiranno altri 23 guerriglieri selezionati da Talal Hamia, l'alto esponente dell'Hezbollah che dirige le attività clandestine.
La trasferta dei tre è destinata a durare. Hamia, con l'approvazione del segretario Nasrallah, ha deciso di aprire una «base» a Cuba ed ha messo a disposizione del piano — conosciuto come Dossier Caraibi — un budget robusto. Oltre un milione e mezzo di dollari. Lo sbarco all'Avana non deve sorprendere. Da anni l'Hezbollah, spesso per conto dell'Iran, agisce nei Paesi dell'America Latina. I punti di forza sono a Ciudad del Este (Paraguay) e in Brasile, ma gli estremisti si sono installati in molte città di frontiera e in Venezuela. Raccolgono fondi, trafficano e tengono pronte delle cellule nel caso ci sia bisogno di agire contro gli avversari. Per due volte gli Hezbollah, assistiti dall'Iran, hanno colpito in Argentina: l'ambasciata israeliana e la sede dell'associazione ebraica. L'avamposto cubano avrà, inizialmente, un ruolo logistico. Gli Hezbollah dovranno creare punti d'appoggio, acquisire e produrre documenti di Paesi sudamericani, reclutare informatori ed entrare in contatto con i trafficanti che muovono uomini e cose. Una volta creato il network, i guerriglieri si terranno pronti a nuove missioni. Da Cuba, si raggiunge, lungo le rotte dell'immigrazione clandestina, il Messico e da qui gli Usa. Oppure altri Paesi. Gli Hezbollah devono ancora vendicare l'uccisione di Imad Mugniyeh, il capo dell'apparato clandestino eliminato a Damasco, e potrebbero cercare di farlo in Sud America attaccando un obiettivo israeliano. Nella loro analisi la regione si presta. Le misure di sicurezza sono relative, i confini porosi e in alcune aree, afflitte dal crimine organizzato, è possibile trovare esplosivi e armi. Zone opache che sembrano fatte apposta per chi vuole attaccare e sparire.

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