Sfogliando i giornali di oggi, 30 agosto 2011 Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana
Testata: Informazione Corretta Data: 30 agosto 2011 Pagina: 1 Autore: Angelo Pezzana Titolo: «Sfogliando i giornali di oggi, 30 agosto 2011»
Sfogliando i giornali di oggi, 30 agosto 2011 Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana
Angelo Pezzana
Sfogliando i giornali di oggi, martedì 30 agosto 2011, informazione corretta offre ai suoi lettori una breve rassegna stampa da Gerusalemme.
Comincio con Bibi Netanyahu, il quale ha ironicamente chiesto se il Kotel (il muro occidentale, erroneamente definito muro del pianto), uno dei luoghi più rappresentativi di Israele, è da considerarsi un "territorio occupato", e quindi, secondo il probabile voto dell'Assemblea dell'Onu, da inserire fra quelli restituibili secondo la richiesta palestinese del 'ritorno ai confini del '67.
Abu Mazen, dal canto suo, ha dichiarato che il diritto al ritorno dei profughi è sempre sul tavolo, qualunque potrà essere la decisione delle Nazioni Unite. Dal '48 ad oggi sono diventati qualche milione, nessuno stato arabo ha mosso un dito per integrarli, come invece aveva fatto Israele con gli ebrei cacciati dai paesi arabi (il numero era più o meno uguale), con una differenza però, sostanziale, gli ebrei furono espulsi, i palestinesi, nella stragrande maggioranza, se ne andarono su pressione degli stati arabi,convinti di poter rientrare entro pochi giorni da vincitori. Questa affermazione è stata fatta dal 'moderato' Abu Mazen, non da Hamas.
Il Ministro degli Esteri Avigdor Lieberman è stato ancora più diretto, se questa è la linea dell'Autorità palestinese, tanto vale tagliare subito i ponti. Larry Derfner è stato una firma autorevole del Jerusalem Post, scrivo è stato, perchè da oggi termina la sua collaborazione. Interessante la vicenda, vale la pena raccontarla. Derfner è stato giornalista di primo piano del quotidiano in lingua inglese, ha sempre espresso posizioni critiche nei confronti della politica governativa, spesso assumeva una linea pro araba che nemmeno Haaretz si sarebbe permessa, ma questo gli era consentito dalla linea fortemente liberale del giornale, che da sempre ospita articoli che esprimono idee politiche contrapposte.
Ma ieri, un altro illustre collaboratore, Isi Leibler, ha pubblicato un pezzo nel quale si chiedeva se giustificare l'assassinio di innocenti civili israeliani fosse una posizione compatibile con la linea del giornale. Leibler riportava frasi intere di Derfner, ad esempio che l'uccisione di israeliani favoriva la fine dell'occupazione e altre simili. La direzione del Jerusalem Post è stata inequivocabile, espressa stamattina in quel piccolo riquadro di poche righe in fondo a sinistra in prima pagina, titolato "avviso ai lettori": da oggi Larry Derfner non è più un collaboratore del Jerusalem Post.
Il Sudan del Sud, raggiunta l'indipendenza,stabilirà subito le relazioni diplomatiche con Israele, malgrado le pressioni ricevute ha Hamas. "Israele è per noi il fratello più grande", ha dichiarato il presidente Salva Kiir, aggiungendo che l'ambasciata verrà aperta a Gerusalemme e che non aspetta altro che visitare Israele.
Il vice Primo Ministro australiano Wayne Swan, in Israele in questi giorni, sta visitando le aziende colpite dalla campagna di boicottaggio. Dopo i prodotti 'Hahava' del Mar Morto, è stata la volta del cioccolato 'Max Brenner'. Una campagna di odio che deve cessare, ha poi dichiarato.
In Israele c’è un solo grande aeroporto internazionale, il Ben Gurion vicino a Tel Aviv. Perche non un secondo, visto l'aumento costante del turismo ? Se l'è chiesto il Ministro dei Trasporti Yisrael Katz, durante un incontro a Beersheva, nel Negev, annunciando che potrebbe essere costruito proprio nel Negev.
Allarme rosso ancora lungo il confine con il Sinai, l'ha confermato il capo di stato maggiore Benny Gantz, a causa delle infiltrazioni di terroristi della Jihad islamica da Gaza in Egitto. Forze di intelligence all'interno dell'esercito israeliano hanno rivelato che nei prossimi giorni era stato programmato un attacco simile a quello del 18 agosto scorso lungo la strada che da Beersheva porta a Eilat. Jon Voigt,da Hollywood a Gerusalemme, sta visitando tutto il paese, chiede che gli studios americani tornino a produrre film che portino in tutto il mondo, attraverso il grande schermo, la realtà di quanto avviene in Medio Oriente. In attesa che Hollywood intenda, consiglio di tenere d'occhio per quando arriveranno in Italia (sempre che arrivino) tre film che vi consiglio di non perdere. Il primo è "Footnote", titolo in ebraico 'Hearat Shulayim', diretto da Joseph Cedar, con il famoso attore Lior Ashkenazi, il secondo è "Sara's Key", in originale 'Elle s'appelait Sarah', un film francese sulla cattura da parte della polizia francese degli ebrei parigini nel 1942, il terzo, come il primo, israeliano, è " Restoration", titolo in ebraico 'Boker Tov Adon Fidelman', diretto da Yossi Madmoni. Niente trame, please, non si raccontano. Fidatevi.
Dal mondo della ricerca scientifica, buone notizie per chi soffre di diabete. Alla facoltà di scienza della nutrizione dell'Università Ben Gurion del Negev, in collaborazione con l'ospedale Soroka di Beersheva, è stato fatto uno studio su questa malattia e come curarla. Una nuotata di 20 minuti nel Mar Morto abbassa del 13,5% del glucosio nel sangue. Un'ora dopo, c'è un'altra discesa dello stesso glucosio, con una media di 141.4 mg/dl. Passo e chiudo con un cordiale Shalom da Gerusalemme, Angelo Pezzana