Buongiorno. Nel suo articolo pubblicato nella versione domenicale trovo incomprensibili alcuni passaggi, che la pregherei di spiegarmi. - Lei scrive, a proposito dei 10.000 presunti morti all'inizio della rivolta di Tripoli: "Diecimila uomini invece morirono davvero in Normandia nel giugno 1944, solo il primo giorno dello sbarco". Che cosa hanno a che vedere l'uno con l'altro i due episodi? Davvero mi sfugge. - Lei scrive: "i Fratelli musulmani devono entrare in quelle istituzioni per contribuire a rafforzare il carattere a-religioso e civile della cosa pubblica"; come pensa che un movimento religioso, che proclama di voler imporre la sharia, possa rafforzare il carattere a-religioso e civile della cosa pubblica? - Lei scrive: "Le fratellanze di Egitto e Tunisia stanno dando segnali incoraggianti di partecipazione democratica"; come giustifica questa affermazione col fatto che i Fratelli Musulmani, in Egitto, stanno estromettendo da tutto quanto i giovani che erano scesi in piazza per far cadere Mubarak, mentre loro si tenevano astutamente in disparte? - Lei scrive: "L'Occidente dovrebbe evitare di considerare le nascenti e ipotetiche democrazie come trattavano le dittature: fonti di gare d'appalto.. Il business è fondamentale per loro e per noi. Ma se vogliamo continuare a fare affari proficui dobbiamo considerarli molto più che un affare"; a lei non può sfuggire l'attivismo di Cina Russia e Turchia in questi paesi, e siccome il fattore economico non può essere messo in disparte, pensa forse che l'Occidente possa rinunciare, ad esempio, ad essere estromesso dagli interessi economici di un paese come la Libia dopo aver fatto "quasi" cadere il regime di Gheddafi contro la volontà proprio di Cina, Russia e Turchia? In attesa di una sua risposta a questi quesiti, le invio distinti saluti