E' sempre un piacere leggere della bellezza di Israele. Su Io Donna, settimanale del Corriere della sera un bell'articolo a pagina 20 sul restauro della Porta di Damasco a Gerusalemme e un bell'articolo a pagina 67 sulle donne artista di Tel Aviv. Grazie direttore. A Londra il sindaco Cameron talmente nauseato dal muro di odio contro Israele ha dichiarato che l'anno prossimo sarà vietata la terrificante "celebrazione" istaurata da Khomeini l'ultimo venerdì del ramadan, per protestare, diciamo così, che la città di Re Davide, Gerusalemme, non sia Islamica. E invece secondo questi signori dovrebbe esserlo, come è già successo per Costantinopoli diventata Istambul, dopo il completo e progressivo sterminio della precedente popolazione cristiana e come anche è il destino ultimo di Roma. Per la cronaca, quando fu conquistata la percentuale di cristiani a Costantinopoli era il 99%: all'inizio del secolo scorso la popolazione cristiana a Costantinopoli come nel resto della Turchia era il 30 %, ora è lo 0,6%. Quindi vista la fine di Costantinopoli, amici islamici, ringraziamo per la proposta di accollarvi Gerusalemme e Roma, ma preferiamo che tutto resti così: Gerusalemme unica e indivisa capitale dello stato ebraico e Roma capitale dello stato Italiano. E' sempre un piacere svegliarsi al mattino e ricordarsi che Gerusalemme è la capitale dello stato ebraico, Roma è la capitale dell'Italia, (non so se ve lo ricordate, ma anche Roma ebbe delle difficiltà internazionali a diventare capitale, gli stati cattolici principalmente la Francia rifiutarono di sentine parlare ). E sempre una meravigliosa gioia svegliarsi al mattino e ricordarsi che a Londra non c'è più Livinghston. Sempre a Londra un uomo di origine musulmana si batte valorosamente rischiando l'incolumità fisica contro il boicottaggio. A questo indirizzo http://philosemitismeblog.blogspot.com/2011_08_01_archive.html troverete l’articolo fornito di video del commerciante musulmano a Londra che vende datteri israeliani durante il ramadan perché sono buoni e a buon prezzo, mandando al diavolo chi gli dice che non dovrebbe farlo. Qualcuno ne ha abbastanza della cultura dell’odio.