Quanta ipocrisia e quanto livore anti-israeliano cova nelle menti e nei cuori dei redattori delle home-page nostrane! Ci si sofferma a mostrare il bambino palestinese morto sotto il bombardamento di un "raid" e lo strazio della madre "lacrimosa". Immagine forte che l'iconografia palestinese propina al mondo, consapevole di ottenere la solidarieta' dell'opinione pubblica, che in questi ultimi 40 anni ha imparato a criminalizzare le legittime reazioni d'Israele alle stragi di terrorismo di matrice palestinese. L'Europa non capisce che Israele e' l'ultimo baluardo occidentale nel Vicino Oriente in grado di arginare lo strapotere demografico islamico e le sue componenti fondamentaliste, capeggiate da Iran, Hamas, Hezbollah, Al Qaida, Fratelli Musulmani, movimenti salafiti e via di seguito? Che senso ha solidarizzare con Hamas, che dichiara senza mezzi termini di voler distruggere l'entita' sionista o sostenere Abu Mazen, il moderato, che dichiara che nel futuro stato palestinese gli ebrei non potranno risiedere? Non puzza di razzismo e di nazismo tutto cio'? Ho letto oggi su IC l'articolo farneticante di Moni Ovadia, sempre cosi' solerte a criticare i fratelli "sionisti" e a ridicolizzare Barak che "al posto dei neuroni ha i proiettili". Peccato che non abbia mai speso una parola per piangere i morti del suo popolo o i cugini siriani massacrati giornalmente da Assad tra l'indifferenza del mondo. Quelli non fanno testo perche' tra arabi ci si puo' ammazzare ma i piagnistei e le lacrime sono d'obbligo quando sono i perfidi giudei a farlo nelle loro "rappresaglie"!