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Ugo Volli
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'I palestinesi vogliono la pace'. Certamente, con tutti, salvo Israele 17/08/2011

'I palestinesi vogliono la pace'. Certamente, con tutti, salvo Israele


Gran Muftì di Gerusalemme con Hitler, Yasser Arafat, Abu Mazen


Dunque "Romano Prodi è il grande sponsor italiano perla nascita dello Stato di Palestina". Lo scrive il "Fatto", aggiungendo a nome del fondatore del PD che "è giunto il momento di dare ai palestinesi uno Stato sovrano e con continuità geografica, che viva in pace e in sicurezza accanto a Israele". E' giunto il momento? Non lo sanno neppure i palestinesi. Perché sicuramente il nuovo stato non avrebbe più mezzi di quelli che ha ora, e avrebbe bisogno come ora della collaborazione israeliana per tirare avanti (http://elderofziyon.blogspot.com/2011/08/is-new-intifada-being-planned-toameh.html). E la violenza di massa (una violenza naturalmente "nonviolenta": http://elderofziyon.blogspot.com/2011/08/is-new-intifada-being-planned-toameh.html) che l'Autorità Palestinese sta già organizzando per accompagnare la dichiarazione di indipendenza, "rischierebbe di travolgere anche l'Autorità Palestinese" stessa, "favorendo i rivali di Hamas" (http://www.commentarymagazine.com/2011/08/10/palestinian-un-bluff/) .

E' arrivato il momento per dichiarare lo stato palestinese. Peccato che sia la quarta volta che viene fatto. Come scrive Daniel Pipes,  la prima volta fu il I° ottobre 1948, quando  "Amin al-Husayini, il mufti di Gerusalemme, stava in piedi davanti al Consiglio nazionale palestinese a Gaza e proclamava l'esistenza del governo di tutta la Palestina (Hukumat 'Umum Filastin). In teoria, questo "Stato" governava già a Gaza e presto avrebbe avuto il controllo dell'intera Palestina." Come sappiamo le cose non sono andate proprio così.
Poi, "quasi quarant'anni dopo la prima proclamazione di uno Stato palestinese, ce ne fu una seconda il 15 novembre 1988, ancora una volta nel corso di una riunione del Consiglio nazionale palestinese. Questa volta, fu Yasser Arafat, capo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), a dichiarare l'esistenza di uno Stato di Palestina." Anche questa volta la cosa non ebbe grande successo. Infine ci fu un "terzo tentativo, nel 1999, assomigliava straordinariamente alla situazione odierna." (http://it.danielpipes.org/blog/2011/08/proclamare-stato-palestinese-ancora) Anche lì una bella proclamazione ufficiale, con squilli di tromba e riconoscimenti generali. Peccato che ne seguì quel ciclo terroristico che è generalmente chiamato "seconda intifada". Il problema è molto semplice. Come tutti al mondo i palestinesi vogliono fare la pace, senza dubbio. Peccato che ci sia un'unica eccezione. Sono disposti a farla con tutti salvo che con Israele, inteso come lo stato degli ebrei (http://fullcomment.nationalpost.com/2011/08/13/george-jonas-palestinians-want-peace-just-not-with-israel/).

Ugo Volli 


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