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Il Manifesto Rassegna Stampa
17.08.2011 Gilad Shalit, riprendono le trattative per la sua liberazione ?
Michele Giorgio tenta di mettere sullo stesso piano Michele Giorgio e i 1000 terroristi palestinesi

Testata: Il Manifesto
Data: 17 agosto 2011
Pagina: 7
Autore: Michele Giorgio
Titolo: «Scambio di prigionieri politici. Riprese al Cairo le trattative tra Hamas e il governo Netanyahu»

Riportiamo dal MANIFESTO di oggi, 17/08/2011, a pag. 7, l'articolo di Michele Giorgio dal titolo " Scambio di prigionieri politici. Riprese al Cairo le trattative tra Hamas e il governo Netanyahu ".


Gilad Shalit                       Marwan Barghouti con Yasser Arafat

Michele Giorgio scrive : "uno scambio tra un migliaio di prigionieri politici palestinesi e il caporale israeliano Ghilad Shalit ". Gilad Shalit è un prigioniero politico, è stato rapito da Hamas in territorio israeliano più di cinque anni fa e da allora non è stato permesso nemmeno alla Croce Rossa di visitarlo. I detenuti palestinesi nelle carceri israeliane, invece, sono in carcere perchè riconosciuti colpevoli di aver commesso dei crimini. Sono stati regolarmente processati e a loro viene concesso di ricevere visite e parlare coi giornalisti. Ne è un esempio Marwan Barghouti, l'architetto della seconda intifada, il quale spesso rilascia dichiarazioni e interviste sui quotidiani internazionali.
Giorgio tenta di mettere sullo stesso piano Gilad Shalit e i prigionieri palestinesi, ma è impossibile farlo.
Ovviamente Giorgio, sempre pronto a usare il termine 'sproporzione' quando si tratta di Israele, non lo usa per riferirsi al ricatto di Hamas che pretende la scarcerazione di ben 1000 criminali palestinesi in cambio della liberazione di Gilad Shalit. Tra i nomi fatti da Hamas c'è anche quello di Marwan Barghouti, Israele dovrebbe liberarlo e permettergli di tornare in Cisgiordania, pronto a riprendere con attentati contro civili israeliani, senza nessuna garanzia? Israele, come detto più volte, sarebbe anche disposto a liberare i 1000 palestinesi, a patto che alcuni di essi, i più pericolosi, non facciano ritorno a Gaza e in Cisgiordania. Ma Hamas si oppone. Questo dovrebbe servire come garanzia?
Ecco l'articolo:

Dopo settimane di stallo, sarebbe ripresa la trattativa indiretta fra il movimento islamico Hamas e il governo Netanyahu per uno scambio tra un migliaio di prigionieri politici palestinesi e il caporale israeliano Ghilad Shalit catturato cinque anni fa da un commando palestinese e da allora recluso a Gaza. Ad affermarlo è l’autorevole giornale arabo Al Hayat, edito a Londra. I contatti starebbero avvenendo al Cairo dove, secondo il quotidiano, sono giunti il negoziatore israeliano David Medan e Ahmed Jabari, il comandante del braccio armato di Hamas, Brigate Ezzedin al Qassam. Fonti locali sostengono che Medan e Jabari sono stati sistemati in stanze diverse in uno stesso edificio e che mediatori egiziani provvedono allo scambio di messaggi. In Israele queste informazioni non hanno per il momento conferma ufficiale. Lo stesso Noam Shalit, il padre del soldato catturato, ha detto di non disporre di informazioni addizionali oltre a quanto letto sulla stampa. Più volte in passato i mezzi d’informazione arabi e israeliani avevano riferito di accordo imminente tra le due parti, ma lo scambio di prigionieri non si è mai concretizzato. Il premier Netanyahu, in contrasto con l’opinione della stessa famiglia Shalit, si rifiuta di scarcerare alcuni dei detenuti palestinesi indicati da Hamas mentre per altri pretende che vadano in esilio e non tornino nei Territori occupati.

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