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Grazie a Deborah Fait 15/08/2011

L'articolo di Deborah Fait del 14 agosto mi ha commosso perchè testimonia come sia possibile e concreto lottare, partecipare nella vita civile senza nemmeno alzare un "pugno". C'è un modo realisticamente diverso e ragionevole di vivere, lottare, pacificamente fuori da retoriche utopistiche e buoniste che alla fine nascondono violenze più subdole e micidiali, quelle che pregiudizialmente colpiscono ingiustamente Israele e il suo Popolo ma anche chi ama la Nazione d'Israele e il suo Popolo pur avendo un altro credo religioso ma impara dalla sua storia grazie anche possibilità di amicizia. Sono cattolico e vedo in quello che descrive Deborah Fait ( e in altre testimonianze da e su Israele) una speranza per la civiltà e la vita soprattutto per l'Occidente dimentico e soffocato dai vari "politicamente corretto", la stessa speranza, mi sia consentito, che ripongo in quello che saranno le Giornate Mondiali della Gioventù promose dalla Chiesa Cattolica e che inzieranno domani a Madrid accompagnate dalla presenza di Papa Bendetto XVI. Il compito per tutti e che rispetto e reciproca comprensione, abbraccio e accoglienza della storia e esperienza dell'altro siano di arricchimento per tutti cercando di non soffocare in quel "politicamente corretto", che genera solo pregiudizio e violenza. Per questo credo e sostengo che il dialogo tra ebrei e cristiani sia fondamentale per una  civiltà veramente di libertà e di pace-non pacifista, termine equivoco e ipocrita-fondata sull' appartenenza alla propria cultura, tradizione e storia che permette un rapporto positivo che fa emergere tanti aspetti e valori coincidenti.
Grazie alla Redazione di I.C. per il prezioso lavoro che ci permette di conoscere e incontrare quello che  succede in Israele e in Medioriente.
Alessandro La Rosa

Grazie per gli apprezzamenti alla nostra Deborah, che ha così ben raccontato un pezzo di società israeliana, come si comporta, come reagisce, a cosa aspira.
Speriamo anche che le sue speranze nelle giornate della gioventù cattolica di Madrid siano come lei si augura, anche se i segnali 'politicamente corretti' che arrivano da Milano destano preoccupazione.
Legga la pagina oggi su IC, con i commenti di Magdi Cristiano Allam, ex musulmano, e di Astrit Sukni, musulmano,  che fa parte della redazione di IC.
Due analisi che vedono coinvolta la Chiesa cattolica in una poltica, per ora milanese, che però non lascia intravedere quelle speranze da lei previste. Al contrario.
IC redazione


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