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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
03.08.2011 Egitto, inizia il processo a Mubarak
Cronaca di Viviana Mazza

Testata: Corriere della Sera
Data: 03 agosto 2011
Pagina: 13
Autore: Viviana Mazza
Titolo: «Una gabbia per il raìs: in Egitto va in scena il processo al Faraone»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 03/08/2011, a pag. 13, l'articolo di Viviana Mazza dal titolo "Una gabbia per il raìs: in Egitto va in scena il processo al Faraone".


Hosni Mubarak

il CAIRO — «Va in onda Il dittatore deposto, interpretato da Hosni Mubarak e dai suoi figli Gamal e Alaa» , scherza il quotidiano Tahrir, come se fosse una delle soap opera tipiche del Ramadan, il mese di digiuno e preghiera dei musulmani iniziato l’altro ieri. Il processo contro «il Faraone» , l’uomo che per 30 anni ha controllato l’Egitto, comincia oggi, in diretta sulla tv di Stato («Per rassicurare il popolo » , ha detto il giudice Ahmed Refaat). Una gabbia di 30 metri è stata predisposta nella «sala conferenze numero 1» dell’Accademia di polizia del Cairo che fino a poco tempo fa portava il nome di Mubarak. È previsto lo schieramento di migliaia di poliziotti e soldati. Le autorità assicuravano ieri che l’ex raìs arriverà all’alba in elicottero o in aereo privato dall’ospedale di Sharm El Sheikh, dov’è ricoverato da aprile, che è in condizione di partecipare al processo, e che la gabbia è stata costruita per contenere, eventualmente, un letto. Gli egiziani restavano increduli: notizie contrastanti diffuse negli ultimi mesi sulla sua salute— cancro al pancreas, problemi di cuore, depressione — li portavano a dubitare che si presenterà. Dietro le stesse sbarre sono attesi gli altri imputati: i due figli di Mubarak, Gamal, ritenuto il suo successore designato, e Alaa; l'ex ministro dell’Interno Habib El Adly, già condannato a 12 anni per corruzione, e 6 alti ufficiali di polizia. Verrà giudicato in absentia l’uomo d’affari Hussein Salem (in arresto in Spagna). Mubarak è accusato di complicità nell’omicidio premeditato di 846 manifestanti a gennaio, avendo «incitato» la polizia a ucciderli per «restare al potere» (stessa imputazione per El Adly e i 6 funzionari); di aver ricevuto per sé e i suoi figli (i quali pure dovranno risponderne) «un palazzo con un vasto terreno e 4 ville a Sharm El Sheikh del valore di 40 milioni di sterline egiziane» a un prezzo simbolico, facilitando in cambio l’acquisto da parte di Hussein Salem di milioni di metri quadri di terreni del demanio statale in zone esclusive come Sharm; e di corruzione nella vendita di gas naturale, affidandone l’esportazione in Israele alla società di Salem «a un prezzo molto basso inferiore alle spese di produzione, con una perdita di 714 milioni di dollari» per lo Stato. Questo processo è una delle richieste chiave di piazza Tahrir, dove l’ 8 luglio era ricominciato un sit-in. La maggioranza lo aveva sospeso per Ramadan. Alcuni, inclusi i familiari dei «martiri» , erano rimasti. Lunedì l’esercito li ha sgombrati a forza, con 111 arresti, tra cui una reporter della Bbc, rilasciata dopo 20 ore. Finora, per la morte dei manifestanti è stato condannato solo un poliziotto, in absentia.

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