sono curioso vedere cosa c'e' di nuovo, dopo jules isaac e, e si, jp sartre, per citare solo alcuni autori in francese (e leon poliakoff).
non so perche', ma ho l'impressione che saro' deluso. magari perche' ho dei pregiudizi verso un autore di sinistra? dubito, non sono sicuro. credo piuttosto che c'e' qui qualcuno che vuole riinventare la ruota.
Amo Fuchs
Lei cita Isaac e va bene, Poliakov e va bene, meno bene Sartre, che non ha detto nulla di nuovo. Ma il libro di Attali ha il pregio di essere un rassunto (anche se di 700 pagine!) comprensibile da chiunque, una lettura priva di ideologia e scritto in una maniera accattivante. Come abbiamo scritto, vanno evitati i suoi giudizi sul sionismo e su Israele, tipici di quegli ebrei che hanno qualche problema di identità con se stessi. Ma il resto è 100% ottimo, vale la pena, ci creda.
IC redazione