La vera pace
Mahmoud al Zahar
Cari amici, spero che in questi anni di cartoline almeno una cosa abbiate capito, che sono i cattivi israeliani a non volere la pace e basterebbe lasciar fare i bravi palestinesi per risolvere tutto, soprattutto ora che Hamas e Autorità Palestinese si sono di nuovo felicemente riunificati, anche se sembra che non riescano a fare il governo unitario che avevano promesso tre mesi fa. Ma che volete che sia, il Belgio ci ha messo un anno e mezzo...
La cosa importante è comunque capire che i palestinesi sono pacifici, anzi pacifisti e che solo la paranoia può spiegare le diffidenze israeliane. Non vi è mezzo migliore che sentire la loro voce. Per esempio "Haaretz", il grande quotidiano arabo in lingua ebraica, riporta una bella intervista di Mahmoud al-Zahar, il quale, per chi non lo sapesse è "è un politico palestinese, un co-fondatore di Hamas e un membro della dirigenza di Hamas nella Striscia di Gaza. [...] Con lo scoppio della prima intifada palestinese (1987-1994), Mahmud al-Zahar ha partecipato alla fondazione di Hamas, di cui è stato il primo portavoce in Palestina." (http://it.wikipedia.org/wiki/Mahmud_al-Zahar). Insomma, un tipo importante, che va ascoltato in religioso silenzio (anche perché se siete impertinenti e alla sua portata, rischiate grosso).
Bene, cosa dice al-Zahar alla fedele "Haaretz"? Per esempio l'autorità palestinese parla dei confini del '67... "Non ha il minimo senso. Uno stato Palestinese significa terra, popolo e autorità. Ma ditemi, dov'è il confine con Israele? Israele ha avuto tanti confini negli ultimi trenta o quarant'anni... Di che confine parliamo?" Ma l'approccio alle Nazioni Unite, il riconoscimento dei due stati? "Spazzatura politica. Noi non riconosceremo Israele. E' molto semplice. E non accetteremo Israele come proprietario neppure di un centimetro quadrato della nostra terra perché è uno stato artificiale. Su che base è stato costruito? Sulla legge del ritorno? Dopo 4000 anni? E' solo immaginazione." Non sono 4000, naturalmente, ma non importa, Haaretz non lo disturba con questi dettagli. E al-Zahar continua "il diritto all'esistenza di Israele costerebbe a 10 milioni di palestinesi [non sono 10 milioni, ma non importa] il loro diritto alla Palestina. Chi può pagare questo prezzo? Chi può andare nei campi profughi e dire questo ai rifugiati?" (http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/hamas-leader-palestinian-un-bid-a-scam-1.376004)
Come vedete le prospettive della pace sono ottime. Basta abolire lo stato di Israele, buttare a mare o sterminare gli ebrei, come prescrivono anche i detti del Profeta, e tutti saranno felici e contenti. Che bisogno c'è di una complicazione inutile come i due stati, se, con un po' di perseveranza, si può ottenere una pace vera?
Ugo Volli
PS: E' questo che i bravi pacifisti andavano ad aiutare con la loro flottiglia. Altro che protestare contro quel povero bravo dentista che governa Damasco. Lui sta solo applicando il detto caratteristico della sua vera professione (forse in realtà Assad è un oculista, ma non cambia, applica l'altro ottimo principio: se un occhio ti dà scandalo, strappatelo - sempre sovversivi sono) E Al-Zahar non ha giustamente nulla in contrario: "una cosa importante: noi non abbiamo nulla a che fare con quel che accade in Siria. Stiamo bene a Damasco, non abbiamo intenzione di andarcene." Contenti loro...
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