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Informazione Corretta Rassegna Stampa
01.08.2011 IC7 - Il commento di Giacomo Kahn
Dal 24/07/2011 al 30/07/2011

Testata: Informazione Corretta
Data: 01 agosto 2011
Pagina: 1
Autore: Giacomo Kahn
Titolo: «Il commento di Giacomo Kahn»
Il commento di Giacomo Kahn


Giacomo Kahn, direttore di Shalom

A volte in modo velato, a volte in modo esplicito, il tema della grande cospirazione ebraica, che mirerebbe ad un supposto controllo dell’umanità e alla gestione dei settori strategici (economia e informazione), appare e riappare. La cronaca degli ultimi giorni ne ha fornito ulteriori spunti, alimentando commenti sulla stampa, ma inevitabilmente soprattutto un fiorire di dichiarazioni e considerazioni (il più delle volte virulenti attacchi antisemiti) sui blog e sulla rete in genere.

Innanzitutto l’ennesima pubblicazione su un sito italiano dell’ennesima (sempre la stessa) lista di docenti universitari ebrei, con l’ennesima (sempre la stessa) reazione indignata di politici e di commentatori. Eppure non dobbiamo pensare che tutto sia scontato, o peggio che il prezzo della libertà sul web, sia dover pagare una buona dose di antisemitismo ‘virtuale’ che incapace (per fortuna) di colpire l’ebreo, tenta quanto meno di metterlo all’indice attraverso una nuova forma di gogna mediatica, offerta dalla velocità di diffusione di Internet.
“Nessun sconto, nessuna disponibilità” ha dichiarato il ministro dell'Interno Roberto Maroni, nell'audizione alle commissioni riunite Affari costituzionali e Affari esteri e comunitari della Camera, in sede di Comitato di indagine sull'antisemitismo (svoltasi lo scorso 26 luglio). ''E' massimo l'impegno profuso contro l'antisemitismo on line - ha assicurato il titolare del Viminale - ma vorrei che nella lotta all'antisemitismo in rete si potesse raggiungere lo stesso livello di efficienza e di cooperazione'' su cui può contare ''la lotta alla pedopornografia on line''.
A testimonianza di questo impegno, il Ministro ha indicato una serie di numeri che dimostrano che sono in costante aumento le segnalazioni della Polizia postale: 836 nel 2008, 1048 nel 2009, 1166 nel 2010, 581 nel primo semestre 2011.

Eppure non tutto va bene. Lo stesso Maroni lo ha ammesso: c’è una “insufficienza” degli strumenti messi a disposizione degli investigatori dalla Convenzione di Budapest sul cybercrime. ''Alla globalizzazione della criminalità on line - ha osservato - deve corrispondere una stretta collaborazione internazionale tra i vari Paesi e serve anche che uno stesso comportamento sia perseguibile in tutti gli Stati. Per questo condivido pienamente la risoluzione che impegna il Governo a sottoscrivere un protocollo addizionale alla Convenzione per armonizzare sistema penale di ciascun Paese ed affinare il contrasto con più collaborazione internazionale”.

Il tema della criminalità on line, di una rete clandestina di fautori, fiancheggiatori o semplici sostenitori di idee violente, razziste, discriminatorie verso diversi, minoranze, verso chiunque sia portatore di valori, idee e comportamenti giudicati ‘devianti’, non può che richiamare a quel brodo culturale e a quei riferimenti politici di estrema destra di cui si è nutrito Anders Behring Breivik, l’autore delle stragi a Oslo e sull’isola norvegese di Utoya. Il suo gesto, le sue folli motivazioni, la sua storia personale sono stati sezionati in giorni e giorni di cronaca sui media di tutto il mondo. Pensavamo di sapere tutto, ma (proprio come per le Torri Gemelle di New York) anche davanti alla più evidente delle realtà, la teoria complottistica ha lavorato alacremente. Passi che il pluriomicida norvegese fosse una nazista, un odiatore di islamici, un insensibile e crudele assassino, la sua vera colpa è diventata quella di aver ammirato Israele. Cha scandalo. Di qui il passo è stato facile: Breivik è diventato un agente del Mossad, del servizio segreto israeliano, e quindi chi c’è dietro questa orribile carneficina? Indovinate un po’.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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