Mi rifaccio a una lettera di un lettore del 27-7 sullo stesso argomento. Vi avevo scritto allo stesso proposito (lo stato di Israele come "ebraico") e mi avevate risposto:
"Israele è uno stato ebraico perchè gli ebrei sono un popolo, così come l'Italia è¨ lo stato degli italiani. Come in Italia, anche in Israele ci sono diverse minoranze, gli arabi costituiscono il 20% circa, ed hanno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini." Una persona è italiana se ha la cittadinanza italiana, quindi un romeno o un ebreo o un cristiano possono essere "italiani"; un arabo che abbia la cittadinanza israeliana invece non è un ebreo e come è ovvio la stessa critica la rivolgo a chi vuole stati "arabi" o islamici.
Questa è una questione fondamentale perchè uno stato per funzionare (sia dal punto di vista delle questioni interne che delle relazioni con gli altri stati) deve essere un' entità al di sopra delle etnie, religioni o appartenenze particolari che non dipendano strettamente dalla cittadinanza legale. Naturalmente dal vostro punto di vista non è così ma la questione cruciale è¨ che, a mio avviso, partendo da simili presupposti Israele sarà un paese in guerra perenne.
Sono d' accordo che i vostri interlocutori regionali facciano forse di peggio, ma la scelta di fare di Israele uno stato ebraico secondo me non farà altro che inasprire i contrasti impedendo per costruzione qualsiasi possibilità di intesa
Adriano Savelli.
Gentile lettore, troverà la risposta ai quesiti che pone la sua lettera nella Cartolina di Ugo Volli di oggi, ecco il link:
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=40784 dal titolo:
"pulizia etnica passata, presente, futura "
IC redazione