Spettabile redazione di informazionecorretta.
Spero mi sia consentita una replica. Dopo avere letto la vostra risposta ed altri articoli che avete deciso di ospitare e rendere pubblici, penso sia doveroso per me puntualizzare alcune cose.
Io vi ho parlato della societa' norvegese vissuta dal mio punto di vista, ossia quello di una persona che vive qui da 32 anni e che vede come vanno le cose. Io non scrivo dai salotti VIP frequentati da Anne Holt, io sono in citta' tra le gente tutti i giorni. Ma la mia opinione e' una, e quella di Anne Holt e' un'altra. Mi chiedo a questo punto cosa vi spinge a decidere che lei racconti il vero ed io il falso, visto che si capisce dalle vostre parole che secondo voi non una delle cose che ho detto e' vera. Non vorrei pensare che prendete per vere le opinioni di anne Holt, che sono minoritarie in Norvegia, e non le mie. Sono inaffidabile perche' non sono uno scrittore famoso? O e' perche' Anne Holt attacca i musulmani ed io no? Non so, dovreste spiegarmelo voi.
Ma su cio' sorvolo tranquillamente. Quello che mi stupisce e l'assoluta mancanza di rispetto per le opinioni diverse. In un giorno vi ho visto insultare con appellativi utilizzati dalla mafia un politico solo per il fatto che non la pensa come voi (mi sembra fosse Veltroni, da voi insultato come "quacquaraqua'" e ho visto Ugo Volli accusare chi lo critica di essere "ideologicamente accecato". Speravo di vedere in voi un po' di autocritica, dote necessaria per un giornalista, ma non ne ritrovo. Leggo sempre piu' lettere di protesta di lettori che vi accusano di utilizzare questi terribili aenimenti in chiave antiislam. Non posso nasconderi che anch'io sto avendo questa impressione e sto notando che il modo goffo con il quale state rispondendo denota una certa insicurezza. A volte ammettere un errore (come quello di dare la colpa dell'attentato agli islamici prima che si sapesse nulla) rende migliori. sbagliando s'impara).
Ma anche su cio' sorvolo, sono cose che succedono nell'immediatezza successiva a simili eventi.
Ma su una cosa non posso personalmente sorvolare. Avete pubblicato, per vostra scelta, un articolo di Vittorio Feltri che accusa velatamente i ragazzi uccisi di codardia. Un'articolo di una vigliaccheria immensa, inaudita. E vostra e' stata la scelta di pubblicarlo. E quando informazionecorretta sceglie volontariamente di pubblicare un articolo di quel genere allora informazionecorretta sceglie di offendere i morti. E questo personalmente non posso tollerarlo.
E' per questa ragione che ho scelto di non leggervi piu'. Il dolore che mi avete causato pubblicando quell'atroce articolo di Feltri non potete immaginarlo. Io ho conoscenti diretti che hanno perso un figlio. E su informazionecorretta si insinua che il loro figlio insieme ai suoi amici era un codardo e un sottomesso. Sinceramente ve la potevate risparmiare, non credete? Quale sarebbe il motivo per dare spazio a tali ignobili frasi? Non posso credere che non abbiate pieta' per la memoria dei morti.
Informazionecorretta e' diventato oggi un sito triste, che io oggi saluto.
Buona fortuna
Andrea Sabatiello
Gentile Andrea Sabatiello,
che la politica dividesse è nella sua natura, chi fa politica prende parte, e noi non siamo mai stati favorevoli alla politica (dei vari Veltroni) del "non solo ma anche". Noi siamo più che coscienti del pericolo che l'Europa affronterà a causa dell'immigrazione islamica. Lei invece questo pericolo non lo vede. In questa lettera lei scrive che non ci leggerà più, ci dispiace, notiamo però come il tono di questa seconda sia ben diverso da quello della prima, rispettoso delle nostre idee quanto questa invece le criminalizza, con un uso di parole che noi ci guarderemmo bene dall'usare nei suoi confronti.
E qui viene fuori l'ipocrisia della prima mail, nella quale lei voleva convincerci che le idee giuste erano le sue. Visto che noi non cambiamo le nostre, è passato agli insulti.
Si vede che a lei non interessa il confronto con chi la pensa diversamente. A noi sì.
Auguri,
IC redazione