Certamente lo stato ebraico non è confessionale, ma in un certo senso è qualcosa di ancora più escludente, più chiuso, più strano: è uno stato "assolutamente" nazionale.
Che vuol dire? Negli altri stati nazionali, anche se religiosamente omogenei o comunque a maggioranza religiosa (come quelli islamici), e anche se etnicamente omogenei (come quello giapponese, cinese e altri dell'area), la nazionalità deriva e si può perdere, attenuare, mescolare, in funzione di circostanze territoriali; insomma, la vera natura degli stati (e delle nazioni che li identificano) è territoriale. Invece la nazionalità ebraica non è legata al territorio, ma a una memoria collettiva comune. Di cui indubbiamente la tradizione religiosa costituisce un parte importante..
malex
Gentile lettore, perchè Israele le sembra "più escludente, più chiuso, più strano" ?
quando poi riconosce che è uno stato "assolutamente nazionale " ?
Israele è lo stato degli ebrei, non esclusivo, infatti il 20% degli abitanti sono arabi, ma vi sono anche drusi, altri di fedi diverse, per esempio Bahai, e tante altre. Le sembra strano che voglia rimanere a maggioranza uno Stato ebraico ? E perchè ? Forse non ci ha riflettuto, che Stato dovrebbe diventare ? A lei, per esempio, le andrebbe di vivere in un'Italia a maggioranza musulmana ? a noi no, e non ci pare assolutamente una forma di razzismo ritenere più consono alle nostre tradizioni vivere in una società di tipo occidentale piuttosto che islamico.
Per questo non capiamo il senso della sua domanda, a meno che lei non volesse negare agli ebrei un loro Stato. Ci auguriamo però che la spiegazione non sia questa.
IC redazione