Oggi, 27/07/2011, è la giornata dei titoli che non rispettano il contenuto degli articoli. Ci è cascato anche il FOGLIO, che a pag.2 titola " Per suonare Wagner l'orchestra israeliana deve espatriare a Byreuth ", il che sarà anche vero - che l'orchestra suonerà a Bayreuth - ma l'ottimo articolo di Giulio Meotto ha ben altro tono. Chi ha fatto il titolo non ha letto il pezzo.
Eccolo:
Daniel Barenboim
Roma. Arturo Toscanini lo eseguì a Gerusalemme nel 1938. Ma fu l’ultima apparizione ufficiale di Richard Wagner nello stato ebraico. “Rottura di un tabù”, hanno detto molti. “Stupro culturale” per il Centro Wiesenthal, pensando alla Shoah e alla sua colonna sonora wagneriana, dopo che ieri e dopo settant’anni di divieti l’Orchestra israeliana ha annunciato suonerà Wagner a Bayreuth. Lunedì a Tel Aviv ci sono state proteste contro l’esecuzione di Wagner. A volere il bando di Wagner fu il fondatore dell’orchestra israeliana, il violinista polacco Bronislav Huberman, visto l’amore di Hitler per il musicista, che nel saggio “Il giudaismo nella musica” scriveva della “nostra naturale ripugnanza contro la natura giudaica”. Il giornalista israeliano, sopravvissuto alle camere a gas, Noah Klieger, alla Deutsche Welle ha detto che “non abbiamo bisogno di riconciliarci con la sua musica”. Contrario a suonarla Gottfried Wagner, pronipote del compositore: “Le teorie diWagner non sono estranee ad Auschwitz”. Contrario Elie Wiesel: “Migliaia di sopravvissuti sono furiosi e feriti, non c’è bisogno di infliggere loro questa musica”. Il sostegno al bando resta maggioritario fra la popolazione israeliana (oltre il cinquanta per cento secondo il Jerusalem Post). Il presidente della Knesset, Reuven Rivlin, ha boicottato un premio a Daniel Barenboim perché ha osato un fuori programma su Wagner. Anche il suo predecessore, Dov Shilansky, è stato perentorio: “Barenboim ha fatto fortuna all’estero tra i non ebrei e ora pretende di imporci questa musica che suona come un incubo”. Quando Barenboim suonò Wagner nella sala di Binyanei Hauma, la hall degli eventi di Gerusalemme, persino il giudice della Corte Suprema Aharon Barak lasciò la sala, e i sopravvissuti, levatisi in piedi, gridarono “fascista” a Barenboim. I rari concerti wagneriani si sono tenuti spesso di nascosto, per un pubblico di invitati. La vendita dei cd è permessa, ma il bando vige anche per la televisione e la radio. Le autorità israeliane hanno boicottato altri musicisti che ebbero un rapporto col Reich: Wilhem Furtwängler, Herbert Von Karajan, Elisabeth Schwarzkopf e Walter Gieseking. Un violinista come Jascha Heifetz è stato preso a sprangate per aver eseguito Richard Strauss. Il musicista Avraham Melamed ha proposto di suonare Wagner quando sarà morto l’ultimo sopravvissuto: “Non sono capace di eseguire o ascoltare Wagner”. D’accordo Zubin Mehta, che pure tentò di suonarlo nel 1971, interrotto dai sopravvissuti: “Fino a quando qualcuno ha il marchio del lager sul braccio, la mia orchestra non lo eseguirà”. Il Wall Street Journal ha così approvato il bando: “Alla luce della recrudescenza di antisemitismo in Europa, il divieto israeliano di Wagner serve a ricordare che le idee hanno conseguenze”.
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