Riduci       Ingrandisci
Clicca qui per stampare

 
Ugo Volli
Cartoline
<< torna all'indice della rubrica
Cari amici, su Oslo la penso così 24/07/2011


Cari amici, su Oslo la penso così
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

Cari amici,

permettete anche a me due parole sulla strage norvegese. La prima considerazione è che il terrorismo è orribile e assolutamente da condannare, da qualunque parte provenga. All'inizio in questo caso si era parlato di Al Queida, c'è stata una sua rivendicazione, che comunque, anche se falsa, significa approvazione dell'attentato; poi è stato catturato e ha ammesso la strage sull'isola uno stranissimo "fondamentalista cristiano", che nel proprio profilo Facebook si definisce «single, cristiano, conservatore e anti-islamico» che però sempre su Facebook avrebbe pubblicato una propria foto in divisa massonica. "Un estremista anche se - affermano fonti investigative - si sarebbe allontanato da posizioni neonaziste. Una figura, insomma, tutta da definire," come scrive il Corriere (http://www.corriere.it/esteri/11_luglio_23/olimpio-presunto-killer_5ad82d98-b4f7-11e0-9870-5546c4221366.shtml). L'ambiguità del personaggio, insieme alla meccanica rocambolesca della doppia strage, lascia molto perplessi anche la polizia. "
Gli investigatori, per ora, sostengono che Breivik ha agito da solo ma non escludono del tutto la presenza di qualche complice."

Sperando che le indagini chiariscano la dinamica dei fatti, bisogna fare anche un'analisi politica. Anche se lo si presenta come opera di pazzi o di fanatici - e certamente quelli che compiono atti del genere non possono essere persone normali -, il terrorismo è un effetto sociale, compare solo se ci sono certe condizioni di possibilità, la prima delle quali è che ci sia un conflitto sentito come così aspro da superare le normali ragioni dell'umanità.
Fu così nel tardo Ottocento con gli attentati anarchici, durante gli anni di affermazione del nazifascismo, in certi conflitti di liberazione nazionale, durante la "strategia della tensione" in Italia.
Negli ultimi trenta o quarant'anni il terrorismo è stato usato prima nei movimenti palestinesi e poi si è diffuso con gli islamisti. I grandi attentati dell'ultimo decennio (le Twin Towers, Londra, Madrid, Mumbai, per non parlare della seconda intifada e di Hamas) hanno tutti questa matrice e sono avvenuti tutti in luoghi dove paradossalmente gli islamici erano più numerosi e ufficialmente accettati che altrove. 

Ma succede anche che vi siano atti di terrorismo opposti, di matrice nazista e anche ambiguità e relazioni fra nazismo e islamismo, come forse fu il caso degli attentati di Bologna. Un rapporto fra neonazismo e islamismo è emerso anche l'altro giorno nella faccenda delle liste di professori e magistrati ebrei, messe in rete da un neofascista convertito all'Islam e "rifugiato" in Libano, collaboratore assiduo, a quanto dice lui stesso (http://www.rinascitacampania.com/read.php?id=67533), del sito antisemita "cattolico tradizionalista" Holywar.
ma anche in questo sito pazzesco:
http://informarexresistere.fr/2011/07/23/oslo-tutto-quello-che-gia-sapete/

Naturalmente ognuno è responsabile solo dei suoi atti, e il terrorismo è sempre orribile. Va detto però comunque che l'immigrazione islamica e l'islamismo che si porta dietro sono causa diffusa di tensioni e conflitti, che possono avere esiti rovinosi, favorire l'affermazione di forze politiche neofasciste, come in Ungheria, produrre terrorismo e rifiuto della democrazia. Se davvero la matrice di questo attentato è "cristiana e antislamica, bisogna capirla così.
Una risposta democratica a questi problemi, come quella di Geert Wilders in Olanda, va distinta accuratamente da queste reazioni rovinose; anzi ne sono la migliore prevenzione.
L'Europa rischia una lotta di estremismi e di terrorismi: la sola strada per evitarlo è applicare col massimo rigore le regole dello stato liberale, difendere le nostre libertà, essere vigilanti e non aver tolleranza per le forze che incitano alla violenza o la praticano; considerare l'esperienza israeliana nella lotta al terrorismo.
La solidarietà che sentiamo con il popolo norvegese non deve nasconderci che il suo governo non ha fatto quasi nulla in queste direzioni, ha appoggiato sconsideratamente l'estremismo palestinese e l'islamismo:una politica disastrosa, sotto la falsa apparenza del progressismo.

Ugo Volli


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui