Antisemitismo e antisionismo
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
La nostra lotta contro gli ebrei è santa.. non abbiamo nulla da nascondere
vaglielo a dire
Cari amici, avete visto che tornano le liste degli ebrei? Nihil sub sole novi, nessuna novità, l'ossessione di schedare gli ebrei (e anche gli ebrei convertiti, i discendenti privi di "limpieza de sangre") fu dell'inquisizione come dei nazisti, nessuna meraviglia che continui. L'antisemitismo è vivo e lotta fra di noi. E' interessante però come si giustifica. Una volta gli ebrei erano "deicidi" e "perfidi" (cioè infedeli); poi (per esempio con Marx, che ha scritto cose terribili) divennero "usurai", "sfruttatori"; infine "nemici della nazione", "razza inferiore" che inquinava quella "pura" del Duce e del Fuehrer. Oggi, spiega il sito degli elenchi, chi è schedato "ha un cognome ebraico e sostiene pubblicamente e politicamente Israele", sono «aderenti ad un'organizzazione politica finalizzata a proteggere gli interessi politici della lobby sionista transnazionale», eccetera. Insomma gli ebrei sono cattivi perché sionisti. Alla faccia di quelli che dicono che l'antisionismo o le "legittime critiche al governo israeliano" non hanno nulla a che fare con l'antisemitismo. Gli ebrei sono sionisti e per questo sono cattivi. Chi è nemico dei sionisti dev'essere nemico degli ebrei. Logica impeccabile, che aveva colto a suo tempo anche Gianni Vattimo. Sarebbe interessante sapere che ne dicono Rosy Bindi e la Fiom, Moni Ovadia e il Manifesto.
Ugo Volli