La disinformazione su Israele di 'Avvenire' 17/07/2011
copia di mail inviata a Avvenire:
Egregio Signor Ghidoni, ho letto con attenzione il suo articolo pubblicato venerdì da Avvenire. Pur con una certa difficoltà a comprendere appieno tutto il suo pensiero a causa, forse, di alcuni refusi, devo qui contestarle alcune affermazioni che dimostrano una conoscenza quanto meno lacunosa della realtà del Medio Oriente. - I "cristiani arabi" non hanno nessuna difficoltà ad "accedere ai luoghi santi". Qualunque affermazione in tal senso deve essere provata, altrimenti non deve essere scritta. Lo Stato di Israele si è sempre impegnato in tal senso, e nessuno ha mai potuto dimostrare il contrario. - In Israele e nei territori di Giudea e Samaria non esiste alcun "muro di 700 chilometri"; sono pronto a recarmi con lei sul posto ed a dimostrarglielo. Ho dovuto fare queste premesse per poter confutare la sua seguente affermazione: "le giovani coppie di Gerusalemme (cristiano-arabe?) ... potranno rimanere nella città (Gerusalemme) senza essere costrette ad abbandonarla per emigrare, spesso all'estero, a causa delle restrizioni imposte dall'autorità governativa dopo l'occupazione del 1967": queste parole, signor Ghidoni, sono destituite di ogni fondamento, e tutte le ricerche demoscopiche lo dimostrano. I cristiani stanno abbandonando i paesi limitrofi, ma certamente non Israele, dove, anzi, risultano essere in aumento. Distinti saluti