c'è una domanda che avrei voluto rivolgere a Zvi Mazel, in occasione del nostro incontro di giugno a Gerusalemme, ma non ce n'è stato il tempo. Ad un certo punto l'Ambasciatore ha detto, senza ulteriori specificazioni: "La loro economia [palestinese] dipende da noi..." Non è una novità.
Ma avrei voluto domandargli: "Non si potrebbe sfruttare meglio questo fatto? Si ricorda dei 'tre cesti' di Helsinky: facciamo affari con l'URSS solo se questa cede sui diritti umani?".
Ciò mi è venuto in mente, a maggior ragione, leggendo sul Foglio, giorni fa (28.6), un articolo non firmato, ma ritengo di Meotti, in cui si parlava dei "...primi effetti del piano abitativo per Gaza [Gaza!] approvato la settimana scorsa dal Governo di Gerusalemme...".
Israele ha una certa forza economica, tutta sua e non farina del sacco altrui: non potrebbe volgere ciò a proprio vantaggio anche nel conflitto coi vicini?
Questo avrei voluto domandare a Mazel, serio esperto di mondo arabo.
Un caro saluto.
Mara M.B.
Che sia riuscito con l'Urss mentre invece trovi difficoltà con i movimenti terroristi (Hamas), dimostra quanto sia difficile combattere la guerra asimmetrica.
IC redazione