Abbiamo speranze?
Constatiamo tristemente l’estenuante serie di pressioni internazionali fatte dal mondo occidentale su Israele, per costringerlo a rinunciare a porzioni significative delle sue regioni di Giudea, Samaria e Golan; un grave errore che comporterebbe una riduzione inaccettabile del territorio, minando, in modo irreparabile, la sicurezza dei suoi abitanti e dei confini di stato. Sì è notato, ormai da anni, che la rinuncia a territori, fatta con non poco dolore e forti speranze di pace, si è sempre rivelata in realtà una ‘zappa sui piedi’ per Israele, o meglio un grosso bluff. Mentre l’Iran sembra allestire i preparativi di guerra (oltre a voler lanciare scimmie nello spazio), con grande gioia, conforto e speranza scopro sulla rete due siti internet di Arabi e Musulmani (in inglese) che appoggiano lo Stato di Israele, condannando nettamente la jihad, il martirio, il suicidio e rivelando piena comprensione per le forze di difesa e le azioni contro il terrorismo.
Su un altro sito leggo che un giornalista musulmano all’estero riferisce che ‘molti musulmani gli hanno rivelato di sostenere e condividere la sua campagna pro Israele, ma allo stesso tempo gli hanno confessato di aver paura a dirlo apertamente’, per paura di ritorsioni.
Forse non tutto è perduto?
p.s. mesi fa uno storico partito italiano ha appeso volantini, su sfondo dei colori della pace, con la cubitale scritta 'Contro ogni guerra'. Vorrei aggiungere con un pennarello: Ogni guerra? E siete anche contro la Jihad?
saluti, Maurizio Ferrari