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Brigitte Gabriel: I palestinesi hanno distrutto tutti i paesi in cui sono andati 07/04/2025

 Brigitte Gabriel: I palestinesi hanno distrutto tutti i paesi in cui sono andati
Video a cura di Giorgio Pavoncello

Duro atto di accusa di Brigitte Gabriel, libanese, contro l'OLP e le organizzazioni terroristiche che gestiscono i profughi palestinesi. Ovunque siano andati, hanno distrutto i paesi ospiti, come un cancro che agisce in tutto il Medio Oriente.

 



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Ugo Volli
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Dieci centesimi, per carità 07/07/2011

Dieci centesimi, per carità


Abu Mazen


Cari amici,

ce l'avete un salvadanaio? Qualche spicciolo in tasca? "Che, ce l'hai cento lire"? Certo che sì, mi leggete su internet, quindi siete ricchi. Bene, è il momento di tirar fuori i vostri risparmi, di essere generosi. "Perché?" chiedete voi:  non c'è perché,  vi rispondo è sempre bene essere generosi. In questo caso poi è obbligatorio La domanda è per chi. E la risposta anche in questo caso è chiara. Per i palestinesi, naturalmente, che hanno tanto bisogno. Ma come, senza dubbio replicherete voi, in tre o quattro milioni che sono prendono più aiuti internazionali di tutta l'Africa messa insieme: "l'aiuto pubblico allo sviluppo è cresciuto da 179 milioni di dollari nel 1993 a 2,6 miliardi di dollari nel 2008, con un aumento del 1.350%", come scrive una pagina chiaramente filopalestinese e antisraeliana, http://www.amiciziaitalo-palestinese.org/index.php?option=com_content&task=view&id=2244). Calcolando l'aumento negli ultimi tre anni siamo ormai vicini ai 1000 dollari di aiuto internazionale a testa, bambini e miliardari inclusi. Un record mondiale assoluto.

Be', non importa, bisogna aiutarli, poveri palestinesi. Non ce la fanno. In particolare non ce la fa l'Autorità Palestinese, che ha deciso di pagare solo la metà degli stipendi di luglio ai suoi dipendenti (http://www.statesman.com/news/world/palestinian-authority-to-cut-in-half-employee-pay-1579782.html?cxtype=rss_news) . Naturalmente, voi dite, la colpa è dei cattivi israeliani, che boicottano l'accordo con Hamas e negano all'AP i dazi che Israele raccoglie sulle merci dirette nei territori palestinesi. No, non è così, purtroppo. Quel boicottaggio è stato un atto dimostrativo, durato solo qualche giorno, un paio di mesi fa (a proposito, avete più sentito parlare di questa famosa unificazione, annunciata con tanta enfasi? Il presidente Mahmoud  Abbas ha per caso messo piede su quella metà secessionista del suo "stato" che è la striscia di Gaza? No, nada, missing, non se ne sa più nulla...).

Ciò che manca all'Autorità palestinese, sono gli aiuti, in particolare quelli dei paesi arabi. (http://blogs.cfr.org/abrams/2011/07/04/on-palestinians-pledges-and-budgets/) L'America fa la sua parte, dà al buon Abbas 600 milioni di dollari l'anno, l'Europa 275. Ma per esempio l'Arabia Saudita, che ha un avanzo di bilancio quest'anno di 25 miliardi di dollari (grazie al petrolio), due anni fa diede all'AP 241 milioni, l'anno scorso 146 milioni, quest'anno ancora niente. Insomma, di solidarietà a parole tanta, di soldini sempre meno. E i poveri impiegati dell'AP tirano la cinghia. Avete mica un soldino per fare la carità?

Ugo Volli

PS 1: Io non sono tanto preoccupato per gli impiegati dell'anagrafe di Ramallah o vigili urbani di Jenin. C'è una categoria che mi preoccupa di più. L'autorità palestinese ha di recente approvato una legge che garantisce un salario a tutti gli arabi prigionieri nelle carceri israeliane, per qualunque ragione e dunque in particolare per terrorismo. Gli assassini, i bombaroli, gli stragisti, i tagliagola, sono tutti dipendenti dall'autorità palestinese (http://undhimmi.com/2011/05/21/palestinian-authority-to-pay-salaries-to-terror-prisoners-in-israeli-jails/). Per esempio anche quelli che hanno ammazzato la famiglia Fogel qualche mese fa: padre, madre, bambini, fino a una neonata di otto mesi sgozzata senza pietà. I colpevoli sono stati scoperti e incarcerati e hanno un giusto diritto a ricevere lo stipendio dell'AP. Non vorrete che restino senza? Su, fate l'elemosina, tanto sono soldi che comunque paghiamo noi occidentali.

PS2: Rischiano di restare senza suldi anche le scuole dell'odio palestinese, che comunque paghiamo noi. Se volete un'analisi su questa importante fuzione degli aiuti pubblici alla "palestina", leggete qui: http://tpa.typepad.com/home/files/funding_hate_proof6_cors.pdf

PS3: Ma comunque, non temete, la crisi finanziaria, cioè il fatto di non essere autosufficiente sul piano economico come su quello territoriale e della popolazione, non impedirà i piani di riconoscimento del nuovo stato palestinese da parte dell'Onu, alla faccia del diritto internazionale. Lo dice il primo ministro Fayyad (la faccia moderna del regime, quella che non piace ad Hamas): http://www.jpost.com/DiplomacyAndPolitics/Article.aspx?id=228189.

Ugo Volli


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