Mi riferisco agli articoli sulla macellazione rituale ( IC- 10 marzo, 15 e 29 giugno, 3 luglio ): nessuno di noi può esattamente sapere quanto soffra un animale il quale intuisce che qualcosa di terribile sta per accadergli. E non sta certamente a me dire ciò che va fatto, ciò che è giusto o sbagliato.
Affermo solo, con forza, che tutto quello che si può fare per alleviare la sofferenza di un animale DEVE essere messo in atto. Non ci sono osservazioni sulla libertà religiosa che tengano, nessun riferimento a tradizioni o altro.
Penso che sia giusto valutare gli uomini anche osservando il loro atteggiamento verso chi è più debole, verso gli anziani, gli ammalati. E anche verso gli animali.
Israele per sempre
Maria Carmela
Ha ragione, l'argomento è delicato, ma per quanto è dato sapere, l'uccisione dell'animale tramite il taglio della giugulare e quindi la seguente morte per dissanguamento, viene giudicata, aldilà delle regole religiose, la meno dolorose che esiste. Un po' come per gli umani, non si è sempre detto che il suicidio con il taglio delle vene dei polsi, restando in attesa della morte in una vasca da bagno, sia la meno dolorosa ?
Ci scusi la banalità della risposta, ma a volte anche la banalità è utile per farsi capire.
IC redazione