Divieto di macellazione kosher: vittoria degli attivisti olandesi
di Manfred Gerstenfeld
(Traduzione a cura della Redazione)
Manfred Gerstenfeld
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Nei mesi scorsi in Olanda la discussione sulla proposta di proibizione della macellazione rituale senza tramortimento degli animali è stata al centro dell’attenzione pubblica. L’argomento ha destato più attenzione del pericolo di collasso dell’Euro, che avrebbe un impatto ben più grave.
Martedì 28 giugno la camera bassa del Parlamento olandese ha approvato con 116 voti contro 30 quello che probabilmente diverrà il divieto di macellazione rituale senza stordimento previo.
Il consenso sulla proposta di legge di iniziativa popolare di Marianne Thieme, capo del minuscolo Partito Animalista, nasce da una serie di equivoci. Il primo è che molti olandesi credono che la legge sia rivolta alla maggioranza dei musulmani. Il secondo nasce dal fatto che la scienza è stata manipolata per convincere gli olandesi che la macellazione rituale è sempre più dolorosa della macellazione con stordimento. Anche l’insofferenza per la religione di un numero crescente di olandesi laici ha accresciuto il sensazionalismo. Il grande dibattito pubblico ha rivelato molto di come funziona la società olandese, al di là della marginalità dell’argomento. E’ dunque importante analizzare lo sviluppo dell’incitamento alla proibizione della macellazione rituale.
Thieme e il suo partito hanno stimolato l’emotività con un video su YouTube che mostrava orrendi esempi di macellazione rituale condotta da qualche parte all’estero. Nessuno ha fatto caso al fatto che su internet ci sono video simili che mostrano gravi maltrattamenti degli animali durante la macellazione con tramortimento.
Thieme ha sostenuto le proprie tesi sulla macellazione rituale con due rapporti scientifici, attribuiti dall’opinione pubblica alla rispettabile Università di Wageningen. Ma poco prima del voto in Parlamento l’Università ha smentito di aver avuto a che fare con i rapporti e con gli autori. I rapporti sono opera di un’organizzazione privata con un nome simile: Wageningen UR.
Entrambi i rapporti sono stati oggetto di critiche gravi. Un esperto accademico Americano, Professor Joe Regenstein della Cornell University, ha presentato una lista di dubbi e di critiche, cui si è associato anche il maggiore esperto mondiale di macellazione animale, il prof. Temple Grandin. Invece di rispondere concretamente ai punti essenziali, il capo dell’istituto di ricerca del Partito Animalista ha risposto che Regenstein era prevenuto. Nel mondo delle scienze naturali un attacco ad personam è assurdo. Un ricercatore deve rispondere alle critiche, dimostrare che il risultato delle ricerche giustifica le conclusioni tratte, e soprattutto mostrare che i suoi esperimenti possono essere ripetuti. In questo caso il ricercatore non ha fatto nulla di tutto ciò.
Il capo dell’istituto di ricerca del Partito Animalista è stata ancora più audace nell’attacco al TNO, uno dei principali centri olandesi di ricerca sulla scienza applicata, che aveva analizzato la metodologia dei rapporti Wageningen UR , criticandola. Al che il capo del gruppo di ricerca del Partito Animalista ha risposto che il TNO non aveva più competenza al riguardo di una organizzazione di gestori di garage e rivenditori di auto.
Ormai la questione delle risultanze scientifiche sulla macellazione rituale non aveva più importanza, nel clima eccitato della società olandese. Nel frattempo si era anche chiarito che la maggioranza dei musulmani che mangiano Halal sono disposti a mangiare carne di animali macellati ritualmente previo stordimento. Così soltanto gli ebrei ortodossi venivano colpiti davvero dalla legge.
Riguardo agli ebrei il Partito Animalista ha rilasciato affermazioni tendenziose. Sulla base dell’opinione di un rabbino conservatore americano, ha fatto credere che l’Assemblea dei Rabbini conservatori ritenesse kosher la macellazione rituale previo tramortimento. L’Assembla Rabbinica dei Conservatori ha chiesto la smentita e le scuse. Pare che negli USA la macellazione rituale kosher sotto controllo di rabbini conservatori quasi non esista.
Alcuni partiti in cui c’era opposizione interna alla proposta di Thieme hanno modificato le proprie posizioni lungo la via. Hanno fatto una proposta, accettata, che lascia aperta una vaga possibilità. La macellazione rituale senza stordimento è possibile soltanto su dimostrazione che non è più dolorosa delle pratiche di macellazione prevalenti. Il che pare molto difficile, data l’incertezza scientifica di quanto soffrano gli animali.
Molti olandesi si irritano se gli si dice che questa legge - che erroneamente considerano una conquista per il bene degli animali – è espressione di antisemitismo. Ogni anno in Olanda si macellano milioni di animali, che per lo più vivono in condizioni di grande stress. Al confronto gli animali usati per la minoranza musulmana che rifiuta la macellazione Halal con tramortimento e i 3000 animali kosher sono un’inezia.
Altro segno che possa trattarsi di antisemitismo è che il rapporto Wageningen UR, la cui attendibilità è sostenuta in pieno da Thieme, afferma che la macellazione kosher dei polli è meno dolorosa per i polli di quella industriale. Se il Partito Animalista fosse davvero preoccupato del bene degli animali, dovrebbe proporre la macellazione kosher per i polli macellati industrialmente. Una annotazione a latere: questa discussione ha generato molte risposte anti-Semite sui mezzi di comunicazione. Il che ha avuto conseguenze sugli ebrei. Il direttore della clinica psichiatrica ebraica Sinai di Amsterdam ha registrato traumi nei pazienti a seguito della discussione sulla macellazione rituale, e anche in ebrei che non avevano mai avuto bisogno del servizio della clinica prima d’ora.
Si possono trarre lezioni generali da questo caso. Una è che nelle società laiche la preoccupazione pseudo-religiosa per il benessere degli animali, su base emotiva e non scientifica, è un surrogato della religione.
Un’altra è che nell’Olanda odierna si approvano leggi su basi scientifiche incerte o inesistenti, a patto che si sappiano sollecitare le emozioni.
Per gli ebrei c’è una lezione particolare: debbono stare in guardia anche nella società olandese, apparentemente tollerante. Se anche la legge non fosse approvata in senato, o se il governo rifiutasse di controfirmarla, queste lezioni non sono meno valide.
Manfred Gerstenfeld è Presidente del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta