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Considerazioni su Israele 05/07/2011

Intanto, desidero complimentarmi con il sig. Daniele Coppin per la sua bella lettera al sindaco De Magistris.  Speriamo in una coraggiosa presa di posizione, e che sia liberato presto il giovane Gilad. La cosa che più apprezzo nella gente è la solidarietà, quella vera, verso gli innocenti. Poi vorrei fare una considerazione sulla presenza di due fattori base che, insieme ad una fotografia studiata e a sintassi studiate, non permettono a molti un’immagine obiettiva del conflitto medio – orientale. Primo fattore è la mancanza di conoscenza e cultura, in tante persone (molti media non aiutano). Sono di religione Cristiana. Molta gente non conosce la storia del popolo Ebraico, credendo, magari, che gli Ebrei arrivino dalla Luna e che abbiano ‘rubato’ il primo fazzoletto di terra disponibile, impossessandosi della proprietà degli Arabi ‘nativi’. Ma gli Arabi non sono i nativi di quella regione, si sono stabiliti lì in seguito a migrazioni, più tardi, dopo che gli Ebrei iniziarono ad abitare nella Terra di Canaan. ‘Palestina’ è un nome Romano, non Arabo. Quanti hanno letto o ricordano l’Antico Testamento? Basta approfondire un po’ per capire che gli Ebrei sono a casa loro, in Israele. Non hanno mai abbandonato Gerusalemme, nonostante la Diaspora. Si può cominciare dal meraviglioso colossal ‘I dieci Comandamenti’. Basta poco. Le persone alle quali ciò non è chiaro, faranno sempre fatica a capire il diritto del ritorno e alla preghiera nello stato Ebraico. Perché mai non dovrebbe esistere Israele? L’accusa di furto e oppressione è ridicola, essendo uno Stato microscopico, pressato in un enorme mondo Islamico. La quantità degli abitanti è la stessa di Milano, se non erro. Ma gli Arabi, fin dagli anni ’20, e poi nel ‘48, non l’hanno mai accettato, quel ‘fazzolettino’. E’ Israele ad essere oppressa dalla Jihad, non il contrario. Non ci si può difendere dalla violenza con le mani in mano, occorre una forza militare per difendere chi rischia il massacro e l’annientamento. Chiunque farebbe bene a documentarsi anche sulle persecuzioni violente dei Cristiani nel mondo, anche a Gaza. Su YouTube si trovano molti siti, come questi due:
http://www.youtube.com/watch?v=Vtt8V25lGmc&NR=1
http://www.youtube.com/watch?v=aaYmPmoIpS8&feature=related

Chi, invece, conosce la storia ma nega il diritto al ritorno degli Ebrei in Terra Santa, guardando con sospetto la parola ‘Sionismo’ (c’è un abuso di questa parola) e ancor peggio, negando il diritto di Israele a difendersi dal piano di sterminio della Jihad, è semplicemente un antisemita.
Secondo fattore: i ‘Territori occupati’. La parola ‘occupati’ è usata da molti media. Le persone hanno chiaro il concetto di questi territori? Nemmeno io lo avevo, per fortuna ho trovato un ottimo articolo del prof. Ugo Volli, digitando ‘contesi’ sullo spazio di ricerca di questo Sito. Finalmente ho capito. Sono Territori contesi. In effetti, come può Israele occupare un territorio –non Stato- poiché rifiutato, che fu occupato in seguito da altri stati illegalmente, prima del 1967? Si noti che durante l’occupazione di Egitto e Giordania, nessuno chiese l’autonomia di uno Stato Palestinese. E non fu mai offerta ai profughi la cittadinanza dagli occupanti. Nessun ripensamento alla proposta di ‘Due popoli - Due Stati’ dell’ONU. Sempre sui territori contesi, si incolpa Israele di rubare terra, acqua, elettricità, case, piantagioni. Ma davvero è così? Su questo sito c’è molto materiale su colonie, città, insediamenti, acqua. Invito la gente a documentarsi. A capire che Israele non è uno Stato di Apartheid, perché costretta a realizzare una barriera difensiva contro il terrorismo (non definitiva) che non è confine. Visitate il sito e il video della barriera difensiva: http://www.securityfence.mod.gov.il/pages/eng/default.htm
Spero che molta gente legga le mie impressioni. Grazie
Un saluto cordiale, Irina


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