Siria, i dissidenti siriani rifiutano l'appoggio di Bernard-Henri Lévy Perchè troppo filo israeliano. Cronaca di Marina Valensise
Testata: Il Foglio Data: 05 luglio 2011 Pagina: 2 Autore: Marina Valensise Titolo: «I dissidenti siriani che boicottano l’aiuto del paladino degli appelli BHL»
Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 05/07/2011, a pag. 2, l'articolo di Marina Valensise dal titolo "I dissidenti siriani che boicottano l’aiuto del paladino degli appelli BHL".
Bernard-Henri Lévy, Suhair Atassi
Parigi. Bernard-Henri Lévy non prende solo le difese dell’amico Dominique Strauss-Kahn, ma si mobilita anche per l’opposizione siriana al regime di Bashar el Assad, che adesso spara contro i civili, li sequestra per strada, li tortura, e tiene in ostaggio donne e bambini. Dopo l’appello lanciato con Umberto Eco e Woody Allen affinché il Consiglio di sicurezza dell’Onu condanni la repressione a Damasco, ieri sera BHL ha organizzato con la rivista La Règle du jeu un grande dibattito nel solito cinema parigino di Saint-Germain per far incontrare i rappresentanti dell’opposizione siriana e alcuni esponenti dell’opinione pubblica: dal socialista Laurent Fabius al centrista François Bayrou, da Bernard Kouchner, ex ministro degli Esteri, all’ex perla nera della galassia sarkoziana Rama Yade, uscita malamente dal governo e ora in cerca di suffragi, sino al vecchio nouveau philosophe André Glucksmann e Jane Birkin, militante dei diritti uomani. “Volevamo mobilitare le coscienze”, ha spiegato BHL alla radio. “Mezzo milione di manifestanti pacifici che si oppongono mani nude ai carri armati, a rischio di farsi mitragliare è un fatto sconvolgente, come la rivolta di Bengasi”, ha detto il paladino dei bombardamenti umanitari contro Gheddafi. Solo che la Siria è un altro paio di maniche. Temendo che il regime di Damasco sfrutti l’occasione, alcuni oppositori siriani hanno declinato l’invito di BHL, lanciando un invito al boicottaggio del professionista dell’appello: “Chi si proclama nemico dei diritti di un popolo (il palestinese, ndr) non può pretendere di dare manforte a una rivoluzione fondata sugli stessi diritti”, ha scritto dal suo nascondiglio siriano Suhair Atassi, simbolo dell’opposizione ad Assad. “E’ indecente che un uomo come BHL, che si è sempre mostrato ostile alle legittime rivendicazioni del popolo palestinese e compiacente alla colonizzazione dei territori occupati, compreso il Golan siriano, tenti di recuperare il movimento popolare in Siria nel momento in cui affronta il potere”, hanno scritto sul Monde tre intellettuali dell’opposizione in esilio: Burhan Ghalioun, Subhi Hadidi e Farouk Mardam Bey. Non perdonano a BHL di aver difeso l’esercito israeliano e considerato la morte dei bambini di Gaza una tragica conseguenza della guerra al terrorismo.
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