Riportiamo da AVVENIRE di oggi, 02/07/2011, a pag. 4, l'articolo dal titolo "La Tunisia dice no per legge alla normalizzazione con Israele".
Tunisia
La commissione di riforma politica tunisina ha annunciato ieri di aver adottato - a maggioranza - un «patto repubblicano» che sarà la base della futura nuova Costituzione e in cui si stipula in particolare il rifiuto di qualsiasi normalizzazione con Israele. Il presidente della commissione, Yadh Ben Achour, nel dare l'annuncio del «patto», non ha fornito particolari, ma la stampa tunisina in lingua araba ha pubblicato il contenuto, che definisce la Tunisia un Paese democratico e libero, la cui lingua è l'arabo e la cui religione è l'islam. Il patto, che farà da base alla futura Costituzione, respinge categoricamente «qualsiasi forma di normalizzazione con lo Stato sionista», e appoggia la causa palestinese. La clausola sui futuri rapporti con Israele è stata oggetto di disaccordo tra i membri della commissione. Per il suo inserimento aveva insistito soprattutto il movimento islamico Ennahda, ritiratosi lunedì scorso dalla commissione, accusata di di comportarsi come un parlamento non-eletto. 'fra i principi basilari del «patto» figura la «separazione fra politica e religione», il diritto di ogni cittadini alla propria fede religiosa e a praticarla. Viene inoltre stabilita la separazione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario.
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