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Libero Rassegna Stampa
01.07.2011 Pakistan: abolito il ministero per le minoranze religiose
cristiani sempre più a rischio. Cronaca di Simona Verrazzo

Testata: Libero
Data: 01 luglio 2011
Pagina: 17
Autore: Simona Verrazzo
Titolo: «Pakistan, via il ministero che tutela i cristiani»

Riportiamo da LIBERO di oggi, 01/07/2011, a pag. 17, l'articolo di Simona Verrazzo dal titolo " Pakistan, via il ministero che tutela i cristiani ".


Pakistan, Shahbaz Bhatti, ministro per le minoranze religiose assassinato da fondamentalisti islamici. Si batteva percheè la legge sulla blasfemia venisse abolita

Tempi sempre più duri per i cristiani in Asia meridionale. Se finora sono stati perseguitati e la loro vita resa impossibile dal dilagante fondamentalismo islamico, ora le cose si complicano ancora di più per quella che è la minoranza religiosa più perseguitata del mondo. Da ieri il governo centrale di Islamabad ha abolito il ministero delle Minoranze religiose.
In base alla nuova disposizione il dicastero, insieme ad altri sei, trasferisce le sue deleghe alle 5 province pachistane. Il ministero era stato creato del 2008 dal governo guidato dal Partito Popolare Pachistano (di Benazir Bhutto assassinata nel 2007) ed era stato affidato al cattolico Shahbaz Bhatti, ucciso in un attentato lo scorso 2 marzo a Islamabad. La sua unica colpa era stata quella di cercare il dialogo tra le diverse componenti religiose del Paese, non soltanto musulmani e cristiani, ma anche induisti. La decisione di chiudere un ministero del genere in un Paese, il Pakistan, dove pare inarrestabile l’avanza del fondamentalismo islamico, ha suscitato numerose perplessità e proteste. Se Shahbaz Batti ha pagato con la vita, sono moltissime le situazioni di persecuzione.
La terribile legge sulla blasfemia, la peggiore al mondo, che prevede l’ergastolo o la pena di morte per chi offende il Corano e Maometto, è il mezzo con cui vengono ricatti i cristiani, in particolare quelli convertiti dall’islam, per i quali c’è la pena capitale. Il caso più tristemente famoso è quello di Asia Bibi, la donna cattolica condannata un anno fa a morte proprio in base alla legge sulla blasfemia, contro la quale si erano espressi sia Batti sia Salmaan Taseer, il governatore del Panjub (la regione di Asia), anche lui ucciso dai fondamentalisti islamici. In questo clima, l’unica speranza di tutela era il ministero delle Minoranze religiose.

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