Esprimo molta ammirazione per tutti i lettori che hanno scritto sulla rubrica in questi giorni, unendosi alla solidarietà per il giovane Gilad Shalit. E’ vero, ci basta guardare un’immagine di Gilad, guardare i suoi occhi di giovane ragazzo pieno di vita, per capire quanto sia ingiusta, crudele, quanto non abbia senso la sua detenzione in chissà quale buio scantinato, e chissà in quali condizioni. Sperando sia ancora vivo e che non gli abbiano torto un capello. Santo cielo, come si fa a tenere rapito e rinchiuso questo bravo ragazzo per tutti questi anni? Un giovane uomo che non ha mai sparato a nessuno, dal viso pulito e sincero. Sembra un ragazzo uguale ai giovani italiani che possono vivere all’aria, in compagnia, nei locali, in campeggio con amici, che possono godere del lusso di ridere e divertirsi. Ma Gilad invece non può! Come si può, poi, giocare crudelmente con i sentimenti dei suoi familiari creando un orrido cartone animato e sbeffeggi vari? Deve esserci giustizia per lui, e anche per tutti gli israeliani tormentati dai barbari distruttori. Pregherò ogni giorno perché Gilad Shalit possa uscire sano, salvo e felice, riabbracciando mamma e papà, per vivere bene e in pace nella sua amata terra. Che sia liberato, vivo! E che Israele cresca, prosperi nella pace e nella vitalità, pieno di bravi giovani come Gilad. e-mail firmata