Riportiamo da REPUBBLICA di oggi, 20/06/2011, a pag. 31, l'articolo di Fabio Scuto dal titolo "LŽaffaire della nave 'Altalena' ferisce i padri della patria".
L'Altalena
Come scrive Scuto, con l'episodio dell'Altalena ci fu da parte di Israele l' imposizione di unŽunica autorità, di un unico potere: lo Stato, nel quale, com'è ovvio, non potevano convivere due poteri militari diversi.
Ricordiamo che a bordo dell'Altalena c'era anche un giovanissimo Shaul Friedlander, in arrivo dalla Francia, destinato a diventare uno dei grandi storici della Shoah.
Ecco l'articolo di Fabio Scuto:
A un mese dalla dichiarazione dŽindipendenza e nel mezzo della prima fase della guerra del 1948 - un momento cruciale e disperato nella lotta per la sua sopravvivenza - Israele si trovò a fronteggiare una crisi drammatica, che portò lo Stato ebraico sullŽorlo della guerra civile. LŽepisodio passò alla storia col nome di «Altalena», nom de guerre del fondatore del movimento sionista revisionista Vladimir Jabotinsky che fu dato a una nave dellŽIrgun nel giugno 1948. Salpata da un porto francese lŽ11 giugno del ‘48, la nave «Altalena» - un vecchio mezzo da sbarco residuato della Seconda guerra mondiale - giunse a nord di Tel Aviv il 20 giugno con un carico di armi francesi, acquistate in segreto dallŽIrgun - lŽorganizzazione sionista di destra guidata da Menachem Begin - per sostenere lo sforzo bellico contro lŽattacco arabo.
LŽarrivo di questa nave con un carico dŽarmi, dŽimmigrati e di combattenti dellŽIrgun nel mezzo della prima tregua Onu imposta durante la guerra del ‘48 rischiò di sfociare in guerra civile. Giorni difficili e drammatici tornati ieri dŽattualità in occasione del 63esimo anniversario, soprattutto per una gaffe del Ministero della Difesa che in un comunicato in occasione delle celebrazioni ha definito «un assassinio» la morte dei miliziani dellŽIrgun che erano a bordo della nave attaccata dellŽesercito regolare israeliano. Un episodio tragico e certamente uno dei più controversi della nascita di Israele, che vide opposti i due blocchi che hanno poi dominato la politica israeliana dalla fondazione dello Stato: da una parte il Partito laburista e dallŽaltra la destra nazionalista, erede dellŽIrgun. Una pagina della Storia dŽIsraele che ancora oggi divide i due schieramenti. Qualificando quellŽazione militare «un assassinio» il comunicato del Ministero lasciava intendere che i responsabili dellŽattacco - il premier Ben Gurion e il capo delle operazioni militari Yitzhak Rabin, entrambi laburisti - potessero essere degli assassini. Il ministro della Difesa Ehud Barak - lui stesso un ex leader del Partito laburista - ha subito ordinato unŽinchiesta interna su «questo grave errore storico».
Lo sbarco degli immigranti dalla nave «Altalena» quel 20 giugno avvenne senza problemi, quello delle armi invece scatenò ciò che tutti temevano: uno scontro armato tra Irgun ed esercito regolare, cui era stato ordinato dal governo di circondare la spiaggia per assumere il controllo delle operazioni di sbarco. La scaramuccia sulla spiaggia dilagò rapidamente. Interi battaglioni lasciarono le loro consegne per unirsi allŽIrgun. LŽodissea dellŽAltalena si concluse alle cinque di pomeriggio del 22 giugno al largo di Tel Aviv, affondata da un colpo di cannone sparato dallŽunica unità di artiglieria pesante del giovane esercito. Il governo guidato da Ben Gurion appena un mese dopo la nascita di Israele voleva imporre la sua autorità e non avrebbe accettato lŽesistenza di una forza militare parallela al neonato esercito regolare. Il premier non cedette su nulla e si disse pronto ad accettare soltanto la resa incondizionata della nave. Lo scontro lasciò sul terreno diciannove morti e dozzine di feriti. Centinaia di soldati collegati allŽIrgun furono arrestati. Begin, sfuggito alla cattura sulla spiaggia, trasmise da una stazione radio segreta un appello ai suoi sostenitori: non ci deve essere una guerra civile. E le armi finalmente tacquero. Ben Gurion aveva imposto lŽautorità del governo, Begin aveva richiamato i suoi allŽordine, la guerra civile fu scongiurata, ma lo scontro ci fu, ed era stato in larga parte inevitabile. Lo spettro di una guerra fratricida fu scongiurato non dalla ricerca di un compromesso negoziato ma dallŽimposizione - pagata col sangue - di unŽunica autorità, di un unico potere: lo Stato.
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