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Con Andrea Tornielli scambio di opinioni 15/06/2011

Chiedo, per cortesia, di poter pubblicare questa mia. Non capisco perché se io scrivo un pezzo recensendo un libro e scrivendo che l'ipotesi suggestiva degli ebrei accolti nelle grotte vaticane non è provata, faccio una recensione elogiativa e entusiastica, nonché clericale. Mentre se Repubblica dedica allo stesso libro due intere pagine tutto sommato non dissimili dalle mie, va bene (e solo si dice che forse non ne valeva la pena).

Ritengo che la mia recensione sia stata onesta. Il libro è zeppo di documentazione: non è fare informazione corretta definirlo un "romanzo" senza averlo letto o almeno sfogliato. Su un punto fa ipotesi che non sono provate (nè smentite) e sia io, che Repubblica e ora Avvenire lo abbiamo fatto notare. Ma questo non significa sminuire tutto il resto del libro. Al di là di come la si pensi su Pio XII e sui "silenzi".

Sarei anche interessato a sapere in che cosa consisterebbe la svolta clericale connessa al mio arrivo a La Stampa.

Grazie per l'ospitalità

Andrea Tornielli

Gentile Andrea Tornielli,

rispetto ai suoi colleghi lei ha un grande pregio, è una persona educata, che risponde se tirata in ballo, cosa che capita a pochi suoi colleghi.
Ma veniamo al dunque.
1) Ci siamo occupati della questione perchè ci ha molto stupito che un romanzo il cui scopo è la ripulitura dell'immagine storica di Pio XII avesse interessato al punto da coinvolgere importanti organi di stampa.
2) Ci saremmo fermati lì se più o meno le nostre stesse critiche non le avessimo lette proprio su Avvenire, il giornale della Cei.
Possiamo dirle che lei si sta rivelando più papista del Papa?
Qualcuno potrebbe ritenerlo un complimento.
3) Lei ricorderà certamente le nostre differenze di opinione in merito agli articoli che lei scriveva sul Giornale su Pio XII. In sostanza faceva da cronista lo stesso lavoro che ha fatto Barbara Frale nel campo della narrativa. E' un'opinione, crediamo nemmeno offensiva, tenendo conto della vicinanza alla Santa Sede del giornale sul quale lei scriveva.
4) Ci ha stupito il suo passaggio alla Stampa, che ha invece una lunga tradizione laica che mal si concilia con l'immagine che abbiamo sempre avuto di lei. Delle due l'una: lei non ci sembra cambiato, si vede che è cambiata la Stampa.

Continueremo a leggerla con interesse, augurandoci che lei farà altrettanto con noi.
Un saluto cordiale,
IC redazione


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