Fantastoria
Cari amici, come sempre l'informazione sul medio oriente è assai incompleta, ma forse questa l'avete letta. Si è ricostituito il regno di Giudea, in quelle parti della "Cisgiordania" che è abitata da ebrei. E' uno stato pacifico, rispettoso del diritto internazionale. Ha riconfermato i trattati di amicizia stretti dal re di Giudea Asa con lo stato di Israele vero l'850 (naturalmente a.C.). Ha anche riconfermato gli accordi stretti con lo stato di Moav, che rappresenta la presenza non ebraica nella regione, anche quelli stretti da Omri, antico re di Israele. Ormai non ci sono più "coloni" israeliani, ma solo cittadini di Giudea, che chiederanno all'Onu di riconoscere il loro stato. L'idea è naturalmente di riprendere il dominio dov'era una volta, sulle montagne orientali al di là del Mar Morto e al Nord fino a Damasco, ma c'è tempo. Per ora il governo della Giudea chiede il rientro dei profughi in Moav e in particolare vuole sistemare solo un milione di persone a Shecham Bethel e Silo. Che da quelle parti vi siano oggi già Ramallah, Jenin e altri posti del genere naturalmente non importa, basta che i colonialisti attuali tornino a casa loro, in Arabia Saudita o in Egitto. Non vi sembra giusto? Ah, naturalmente, dimenticavo. Il regno di Giordania ha deciso di essere arabfree. Non sarà ammesso un singolo arabo nei suoi confini, neppure se facesse parte delle forze di interposizione dell'Onu che eventualmente dovessero schierarsi.
Vi sembra una cosa strana, un po' nazista? Trovate inaccettabile la pretesa di cacciar via della gente che ha radici lì, che si è istallata lì da generazioni? Trovate assurda l'idea di un nuovo staterello quando lì accanto c'è uno stato più grande e ben organizzato con la stessa lingua, religione, composizione etnica? Pensate che l'Onu non dovrebbe stabilire confini fra parti che discutono, ma semmai fermare stragi come quella siriana? E soprattutto pensate che sia intollerabile, razzista, inconcepibile l'idea di una pulizia etnica in cui uno stato abbia la pretesa di non avere nessun abitante di un'altra etnia o religione?
Bravi, bravissimi. Ma perché non lo dite alla "Palestina", allora? Che ha la pretesa di cacciar via gli abitanti di villaggi che stanno lì da generazioni, non solo nei "territori" ma anche in Israele, magari sulla linea di un accordo che hanno respinto la bellezza di 63 anni fa (http://www.focusmo.it/politica/62-estera/11022-lautorita-alestinesi-pa-sta-considerano-un-ritorno-al-piano-di-partizione-del-1947-delle-nazioni-unite-.html)? E perché non vi infastidisce l'idea che la "Palestina" debba essere Judenrein, come il loro presidente Mahmoud Abbas non perde occasione di ripetere (http://www.jpost.com/Opinion/Columnists/Article.aspx?id=224315)? Pensate davvero che la pretesa a stato di una "palestina" che non c'è mai stata sia meno fondata di quella di un regno di giudea che ha avuto un migliaio d'anni e passa di continuità statale da quelle parti, e la cui popolazione è sempre stata presente, per esmbio a Hebron, Gerusalemme e Safed? E perché dovrebbe esserci una "Palestina" accanto alla Giordania che ha una popolazione per due terzi palestinese, è stata sottratta al mandato britannico di palestina per interessi imperiali degli inglesi ed è meglio organizzata e fondata? Perché allora non la Giudea accanto a Israele? E' fantascienza, dite voi? Fantapolitica? Fantastoria? Magari. Ma allora la "Palestina", con Hamas e Fatah che litigano su tutto e proprio non riescono a mettersi d'accordo(http://www.reuters.com/article/2011/06/02/us-palestinians-unity-idUSTRE75125R20110602), che cos'è?
Ugo Volli
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