Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 13/06/2011, a pag. 12, l'articolo di Marina Verna dal titolo "Iran, morto il dissidente in sciopero della fame".
Reza Hoda-Saber
Reza Hoda-Saber, noto giornalista e attivista politico dell’opposizione iraniana, è morto ieri - secondo anniversario della contestata rielezione del presidente Ahmadinejad - per una crisi cardiaca durante lo sciopero della fame nel carcere di Teheran. L’ha scritto il sito dell’opposizione Kaleme e la sorella Firuzeh, citata dall’agenzia Isna, ha confermato la notizia dicendo di avere riconosciuto il corpo. Hoda-Saber aveva 50 anni e dal 2 giugno non mangiava in segno di protesta per la morte, avvenuta il giorno prima in scontri con la polizia, di Haleh Sahabi, figlia di Ezatollah Sahabi, un dissidente leader di un piccolo movimento nazionalista religioso al quale apparteneva anche il giornalista.
Gli incidenti erano avvenuti nel corso dei funerali dello stesso Ezatollah Sahabi. Secondo Kaleme, Hoda-Saber era stato ricoverato nell’ospedale Modarres venerdì, dopo essersi lamentato a lungo di dolori al petto, ma gli sforzi dei medici per salvarlo sono stati inutili. «I danni erano troppo estesi e non ce l’ha fatta», ha scritto Kaleme.
Il giornalista era in carcere da due anni. Era stato arrestato durante le manifestazioni di protesta seguite alla rielezione alla presidenza di Mahmud Ahmadinejad nel giugno del 2009: una consultazione che, secondo l’opposizione, era stata viziata da pesanti brogli. Le proteste furono stroncate con un bilancio di decine di morti e migliaia di arresti. Tra questi, diverse decine di giornalisti, alcuni dei quali condannati a pesanti pene detentive.
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