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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
13.06.2011 Usa: un pacchetto informatico per fornire internet ai dissidenti
Cronaca di Guido Olimpio

Testata: Corriere della Sera
Data: 13 giugno 2011
Pagina: 12
Autore: Guido Olimpio
Titolo: «E per aiutare le rivolte l’America fornisce l’Internet 'ombra'»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 13/06/2011, a pag. 12, l'articolo di Guido Olimpio dal titolo " E per aiutare le rivolte l’America fornisce l’Internet 'ombra' ".


Barack Obama

E’ la banda dei quattro. Lavora in un ufficio sulla L Street di Washington. C’è Josh King, un programmatore che sfoggia diversi piercing all’orecchio. Poi l’hacker, Thomas Gideon. Al suo fianco Dan Meredith, esperto di computer con la passione per il polo in bicicletta. Infine il capo. Sascha Meinrath, 37 anni, master in psicologia e molte idee. Questa strana gang è impegnata in un progetto commissionato dal governo americano: creare un «Internet nella valigia» . Un sistema — portatile — che possa creare una rete alla quale agganciarsi con il proprio computer. Un network che però deve operare al di fuori di quelli ufficiali. La ricerca della banda dei quattro è molto simile a quella di un'intelligence. Sì, perché «Internet nella valigia» deve essere fornito ad attivisti e oppositori costretti a vivere in regimi repressivi. E il sistema alternativo è un modo per evitare la censura del regime. Il team di L Street — svelato ieri dal New York Times — è solo uno dei tanti gruppi che lavorano a un programma ambizioso lanciato nel 2011 dal Dipartimento di Stato. Le rivolte nel mondo arabo — dove Internet ha avuto un ruolo — hanno convinto Washington a investire risorse per aiutare il dissenso in paesi critici. Dall’Iran alla Siria, dalla Birmania alla Corea del Nord. Quattro Paesi citati non a caso. I regimi al potere in questi stati hanno sviluppato apparati repressivi sofisticati. Sorpresi dalle ribellioni hanno comprato tecnologia negli Usa e in Europa. Tagliole elettroniche per «troncare» i collegamenti Internet, apparati per spiare il web e i cellulari. Gli Usa hanno reagito con un budget di 70 milioni di dollari, denaro per addestrare attivisti, sviluppare software e sistemi che permettano a chi si ribella di comunicare con l’esterno. Ecco allora l’idea della «valigia» . Qualcosa di facilmente trasportabile che contiene antenne per la connessione senza fili, un piccolo computer per il «gestore» , cavi Ethernet, chiavette e Cd. Contrabbandate all’interno di uno Stato ostile e consegnati agli oppositori possono diventare un canale di comunicazione formidabile. Per questo gli americani hanno moltiplicato gli sforzi per sviluppare un software che permetta a chiunque di poter far filtrare una foto o documento senza essere scoperto. E che protegga anche — per quanto possibile — i dati contenuti in una memoria di un telefonino. A questo proposito si è pensato ad un tasto che cancelli— per davvero— l’intera rubrica in modo da evitare agli sbirri di ricostruire i contatti. Altro settore dove gli Stati Uniti hanno lavorato e lavorano con intensità è quello dei cellulari. Hanno iniziato in Afghanistan cercando di estendere la copertura in aree dove agiscono i talebani: budget di 50 milioni di dollari. E i ribelli hanno risposto con una campagna di sabotaggio per demolire le torri. Molte strutture sono state allora inserite all’interno di avamposti militari. Un esule iraniano residente negli Usa, invece, è impegnato nello sviluppo di un Bluetooth «sicuro» : i video o le informazioni vengono fatte circolare in una cerchia di persone fidate. Altro fronte delicato quello coreano. Dissidenti del Nord hanno celato dei cellulari sulle colline in prossimità del confine cinese. E ogni tanto raggiungono i nascondigli, attivano il telefonino agganciandosi alla rete della Cina. Il regime ha reagito acquistando «scopritori di segnali» in Germania e creato speciali unità. Gli iraniani hanno fatto lo stesso ed hanno poi passato la loro «expertise» ai siriani che li hanno imitati. Una risposta immediata che rivela quanto i dittatori siano spaventati dalle voci libere e dalle notizie vere.

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