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Le menzogne di Michele Giorgio 06/06/2011

copia di e-mail inviata a: redazione@ilmanifesto.it  per Michele Giorgio

 Come sempre nel suo articolo non mancano i soliti falsi, del genere: “Tel Aviv ha fatto arrivare...”, oppure “i rifugiati palestinesi e i loro discendenti sono 5 milioni”, cifra questa smentita dagli stessi palestinesi.
Ma oggi desidero farle notare un altro inganno che lei ha presentato ai suoi  lettori; lei scrive: “Cristiani e musulmani pregheranno insieme”; la invito a parlare coi cristiani da sempre a contatto con le popolazioni islamiche in Medio Oriente, cioè coi copti, per rendersi conto di quanto sono assurde queste parole, sempre ammesso che lei davvero non lo sappia...
E poi le rivolgo una domanda, e le sarò grato se anche lei, come tanti suoi colleghi, avrà l’onestà intellettuale di rispondere, almeno per una volta: visto che lei scrive delle “Alture del Golan (siriane ma occupate da Israele)”, mi viene voglia di chiederle quando è stata l'ultima volta che lei, o qualche altro giornalista del Manifesto, ha usato simili espressioni riferendosi, ad esempio, al Tibet, questo sì indipendente, ma occupato dalla Cina comunista, che, tra le altre innumerevoli forme di oppressione e abuso, impedisce al Dalai Lama l'ingresso nella propria patria.
(Quanto alle "parole di fuoco" pronunciate da Netanyahu, non le risulta che una penetrazione sul territorio nazionale da parte di Paesi tuttora formalmente in stato di belligeranza rappresenti, a tutti gli effetti, un atto di guerra? Lei è dell'opinione che Israele farebbe meglio a mettere dei fiori nei propri cannoni?) Saluti
Emanuel Segre Amar


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