Odio, sindrome di Stoccolma, stato palestinese e poi ? 05/06/2011
"Odio, sindrome di Stoccolma, stato palestinese e poi ?" di Deborah Fait
Di male in peggio, cari amici. Da qualunque parte ci giriamo assistiamo ad attacchi antisemiti. L'ultimo sono le scarpate all'immagine di Shimon Peres a Torino da parte dei centri sociali con l'autorizzazione silenziosa del nuovo sindaco della citta' Piero Fassino. Ragazzate, dira' qualcuno, certo ragazzate di delinquenti e criminali che fanno della loro vita di nullafacenti una serie infinita di odio razziale contro gli ebrei. Schifosissime persone per le quali e' stato promosso il "Festival della cultura alternativa", alternativa alla civilta', all'educazione, al senso comune del vivere tra esseri umani e non tra bestie feroci. Gentaglia che vive di espedienti, mantenuta dalla comunita', gentaglia che sa solo odiare il bene e adorare il male, sono gli stessi che bruciano le bandiere, gli stessi che urlavano 'dieci, cento mille, Nassirya", gli stessi che volevano impedire a alla Mostra del libro di Torino la partecipazione di Israele. Gli stessi che non vogliono in Piazza Duomo a Milano lo stand di Israele. Sempre loro, centri sociali e anarchici, la vergogna dell'Italia democratica, quelli che si fanno chiamare pacifisti perche' sono dalla parte di chi vuole la morte di Israele, la sua scomparsa e eliminazione. Mi sono imbattuta in questi giorni in uno degli articoli peggiori che io abbia mai letto in tutta la mia vita. Un articolo demenziale scritto da una vecchia conoscenza, Nurit Peled, per la quale non so se provare pena per l'assassinio della figlia tredicenne da parte dei palestinesi o disgusto per quello che pensa e scrive contro il suo popolo in piena, folle e ormai incontrollabile sindrome di Stoccolma! Potete trovare qui l'articolo in inglese: http://www.israeli-occupation.org/2010-03-18/nurit-peled-elhanan-i-will-mourn-on-nakba-day/ e qui la traduzione in italiano: http://www.facebook.com/notes/deborah-fait/porter%C3%B2-il-lutto-per-la-nakba-di-nurit-peled-elhanan/133520683392330 Purtroppo questa persona e' docente di "Linguaggio e Educazione" alla Hebrew University di Gerusalemme e approfitta della democrazia del paese su cui sputa con tanto odio per diffamarlo in tutto il mondo dove arrivano i suoi scritti demenziali. Una donna, una mamma la cui figlia e' stata ammazzata da palestinesi, puo' scrivere di altri bambini, quelli israeliani che soffrono dal giorno in cui nascono a causa delle guerre e del terrorismo, della paura: " esseri formati di paura, di male, di razzismo, di amore contorto per una terra che non e' la loro"....? Li chiama "mostruosi Golem". Come puo'? Come si permette? Come puo'? Per lei gli eroi sono i terroristi palestinesi, quelli che le hanno ammazzato la figlia. Parla della Giornata del Ricordo dei nostri soldati morti per difendere Israele "Il giorno che lo precede che noi chiamiamo Giorno della Commemorazione e che non è altro che un giorno dedicato all’idolatria della carne morta, alla fine del quale ciascuno esce e cuoce alla griglia altre carni morte, canta, balla e alla fine è sazio e ubriaco"..... Chi se non un pazzo puo' chiamare "idolatria della carne morta" i pic nic che si fanno nella festa della nostra indipendenza! Grande schifo, grandissimo schifo, immenso schifo e disprezzo per chi odia il proprio popolo, il proprio paese, i bambini che vi vivono. Chissa' se questa signora si e' disperata per le foto del bambino Hamza al Khatib, torturato e mutilato dalle bande di Bashar Assad che , in Siria, segue fedelmente le orme paterne facendo stragi dovunque senza che nessuno lo fermi. Si, di male in peggio, amici! Vediamo un po' il calendario delle azioni contro Israele: Si prevede una seconda invasione dei nostri confini il 6 giugno per manifestare contro il rifiuto di Israele di farsi distruggere durante la guerra dei 6 giorni. Si proseguira' con l'arrivo della nuova Flotilla a fine giugno. L'otto luglio attivisti filopalestinersi dell'ISM, sempre loro i criminali, faranno arrivare al'aeroporto Ben Gurion 500 palestinesi che vivono all'estero. In settembre nascera' lo stato di Palestina. Questo e' il calendario, provvisorio, per il momento, perche' i palestinesi e i nazisti loro sostenitori ne hanno di giornate per cui manifestare contro Israele e andranno avanti, come promesso nel 48, fino al giorno in cui riusciranno a raggiungere il loro unico desiderio, la distruzione totale. Lo faranno con l'aiuto del mondo intero, loro complice in ogni azione che possa portare alla morte di ebrei. Il mondo filopalestinese, praticamente tutto, salvo qualche piccola eccezione, aspetta settembre per urlare di gioia alla nascita di uno stato terrorista che avra' stretto Israele dentro confini indifendibili pronto per un' invasione finalmente vincente. Adesso pero' e' d'obbligo una riflessione: Questi palestinesi che fino al 1967 non esistevano come popolo ma come arabi facenti parte dell'immenso mondo arabo hanno rifiutato sdegnosamente la nascita di un paese per loro nel 1947. I loro fratelli arabi hanno invaso Israele nel 1948 con 5 eserciti, hanno costretto la maggior parte degli arabi della zona ad andarsene promettendo loro la terra a genocidio ebraico compiuto, secondo gli insegnamenti nazisti. Per ringraziarli di aver prontamente obbedito li hanno rinchiusi in campi di concentramento dove si trovano a tutt'oggi, sparsi nei vari paesi arabi, mai accolti, mai integrati, tenuti prigionieri senza diritti civili perche' si dica "poveri palestinesi, tutto colpa di Israele" Al primo rifiuto di avere un paese ne seguirono altri nel momento in cui nacque l'OLP con a capo un pazzo sanguinario a nome Ahmad al-Shukayrī, seguito da un altro pazzo sanguinario psicopatico a nome Yassir Arafat. Gli attentati terroristici si moltiplicarono, nel 67 Israele vinse una guerra in 6 giorni conquistando territori che dovevano essere israeliani dall'inizio se gli inglesi non fossero i traditori che sono sempre stati. Nel frattempo, vent'anni di occupazione giordana avevano espulso, ammazzato gli ebrei e distrutto case, sinagoghe e cimiteri per poter negare la loro presenza in quelle terre. Dal 67 a oggi, altre guerre, terrorismo, missili su Israele dall'Iraq, da Gaza e dal Libano. Ogni offerta di Israele accolta da No seguiti o preceduti da attentati con centinaia di morti civili. Stragi in tutto il mondo, in Italia, in Europa, persino alle Olimpiadi di Monaco nel 1970. L'OLP di Arafat era padrona dell'Europa, le sue bande assassine scorazzavano, indisturbate, portando missili di citta' in citta', attaccando aeroporti, ristoranti, stazioni ferroviarie. Il mondo era ai piedi di Arafat, lui era il padrone, portato in trionfo mentre in Israele si moriva negli attentati e ebrei della diaspora venivano uccisi dai suoi scagnozzi. I rifiuti palestinesi si sono ripetuti negli anni, ogni summit finiva con netti e sdegnosi niet e sangue per le strade di Israele. E adesso? Adesso la tattica e' cambiata e hanno deciso di usare l'amore indiscusso che il mondo prova per loro nel modo piu' furbo, convincendo tutti che Israele non conta niente e che la Palestina dovra' essere fondata sulle antiche terre ebraiche di Giudea e Samaria. E poi? Qualcuno si chiedera' :e tutte le guerre? e tutto il terrorismo? e tutti i rifiuti? e tutti i morti? e tutti i 63 anni di tribolazioni e terrore? Chiederanno almeno scusa per tutto questo? Andranno sulle tombe dei nostri e dei loro figli a dire "scusateci se oggi ci prendiamo quello che abbiamo rifiutato per 63 anni causando la vostra morte"? Certamente no! Io pretendo le loro scuse a nome di tutti i bambini ammazzati da loro, morti a causa loro, usati da loro come scudi umani, per Kobi, per Yossi, per Adi', per Shalhevet, per Stefano Tache' per le migliaia i bambini ammazzati da quel popolo che il mondo adora. Io pretendo le scuse del mondo intero per aver sempre sostenuto e scusato la loro barbarie. Non voglio pero' le scuse di Nurit Peled. Un'ebrea israeliana che parla di bambini ebrei israeliani come "esseri formati di paura, di male, di razzismo, di amore contorto per una terra che non e' la loro"....Non ha il diritto di chiedere perdono, per lei solo disprezzo e disgusto. Lei, la professoressa di "educazione", scrive: " Porterò il lutto il giorno della Nakba per essere degna di loro(nda.I palestinesi), perché i miei figli sappiano da che parte sto e perché anch’essi possano credere che c’è una possibilità per la speranza e per un futuro in cui la giustizia prevarrá. Porterò il lutto per la democrazia di questo paese dove la metà dei suoi abitanti deve vivere in condizioni che sarebbero proibite, anche a degli animali, in altre democrazie." Spero che i suoi figli l'accontentino e capiscano da che parte sta. Spero che la disprezzino e capiscano che e' proprio questa democrazia che permette a lei di sputare su Israele e che fa vivere piu' di un milione di arabi con pieni diritti civili, sociali e politici nonostante abbiano spesso auspicato e appoggiato guerre e terrorismo, nonostante si siano spesso macchiati di alto tradimento. Si, nessun dubbio, Nurit Peled e' degna di loro, e' parte di loro, dei kamikaze, di Samir Kuntar, di quelli che, a mani nude, hanno fatto a pezzi i corpicini di Kobi e Yossi e che hanno scritto col loro sangue "Allahu Achbar" sulle pareti della grotta di Tekoa dove li avevano trascinati per ammazzarli. Nurit Peled e' degna degli assassini della propria figlia. Provo pena per lei.