Testata: Informazione Corretta Data: 29 maggio 2011 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Grazie, Bibi»
Bibi Netanyahu Deborah Fait
Il discorso di Netaniahu al Congresso degli Stati Uniti non e' piaciuto alla sinistra israeliana e a quella mondiale per aver detto chiaro che Gerusalemme e' indivisibile e che non e' pensabile tornare ai confini del 67 perche' i tempi e le situazioni , in quasi mezzo secolo, sono cambiati. Non e' piaciuto a quasi tutti i sinistri e il giornale palestinese in lingua ebraica , Haaretz, continua a insultare il Premier ma, nonostante tutta questa campagna contro e proprio, ironia della sorte, secondo un sondaggio di detto giornale, il consenso della popolazione per Bibi e' salito al 51% dal 38% di due mesi fa. Cosa significa? Che al popolo e' piaciuto, che lo ha ammirato, che la gente di Israele si e' sentita orgogliosa e riscattata da tutto l'odio che ci circonda e da tutti gli insulti che ci rivolgono. Io ho pianto, lo confesso, per l'emozione di vedere il mio Primo Ministro essere interrotto da standing ovation ben 26 volte in 45 minuti. Ho pianto quando e' stata annunciata la sua entrata nella sala del Congresso: "Signore e signori, Ladies and Gentlemen, il Primo Ministro dello Stato di Israele, Beniamin Netaniahu" cinque minuti, cinque interi minuti di applausi, tutto il Congresso in piedi. E' stato come balsamo sul cuore dopo la tremenda accoglienza riservatagli da Obama due anni fa quando lo aveva lasciato fare anticamera perche' lui, il presidente degli Stati Uniti, doveva pranzare. Obama aveva voluto umiliare non solo Bibi ma tutto il popolo israeliano per dimostrare al mondo arabo che a lui Israele gli faceva un baffo. Comportamento di una bassezza terrificante da parte di un presidente USA ma ci siamo presi la rivincita e che rivincita! Cinque minuti di applausi e 26 standing ovation, signore e signori, amici e nemici, e mister Obama avra' rosicato fiele. Quali sono i punti cruiciali per arrivare a discutere un accordo di pace? 1. Confini del 67. 2. sistemazione dei milioni di profughi palestinesi. 3. Gerusalemme. Il problema maggiore pero' e' l'impostazione del problema da parte di Barak Obama che chiede a Israele di tornare ai confini del 67 e non chiede all'ANP di rinunciare alla sistemazione dei profughi arabi in Israele, condizione inaccettabile per lo stato ebraico. Non solo inaccettabile ma mai verificatasi nella storia del mondo. Il trattato di Osimo del 1975 decretava che la zona B dell'Istria doveva andare alla Jugoslavia ma i profughi istriani (400.000)restavano in Italia, nessuno si e' neppur sognato di chiedere il ritorno alle loro case e cosi' per tutti i milioni di profughi europei dopo le guerre mondiali, restavano nel paese di cui facevano etnicamente parte non tornavano nel paese dove avevano vissuto per centinaia d'anni. Quindi diritto al ritorno dei palestinesi in Palestina, non in Israele. Quanto ai confini del 67 ci sarebbe molto da dire, innanzitutto la conferenza di Sanremo del 1922 http://pdsm.altervista.org/conferenza_san_remo.html decideva che : "Poiché le principali Potenze Alleate si sono anche accordate che il Mandatario debba essere responsabile per dare effetto alla dichiarazione originalmente fatta il 2 Novembre 1917 dal Governo di Sua Maestà Britannica e adottata dalle dette potenze, in favore della costituzione in Palestina di una nazione per il popolo ebreo, essendo chiaramente inteso che nulla dovrebbe essere fatto a pregiudizio dei diritti civili e religiosi delle comunità non-ebree esistenti in Palestina o dei diritti e status politico goduto dagli ebrei in qualsiasi altro paese; e Poiché con ciò è stato dato riconoscimento alla connessione storica del popolo ebreo con la Palestina e alle basi per ricostituire la loro nazione in quel paese;.... In seguito gli inglesi tradirono la loro stessa parola e per non inimicarsi gli arabi, produssero nel 1939 il Libro Bianco che avrebbe impedito l'emigrazione ebraica in Palestina, ebbe cosi' inizio la caccia alle navi che portavano gli ebrei verso la loro terra e furono creati a Cipro dei campi di concentramento per ebrei....naturalmente...grande esperienza europea! Il resto e' storia ma Obama non la conosce bene e non sa che nemmeno la risoluzione 242 parla di consegnare la Cisgiordania (Giudea e Samaria i veri nomi) ai palestinesi bensi' di territori da decidere tra le parti. Netaniahu, con la sua grande arte oratoria ha messo le cose in chiaro e il Congresso americano ha capito e applaudito sovrastando con dei robusti BUUUUU la protesta della solita pacifista, ebrea e israeliana a dimostrazione che il detto tre ebrei e due sinagoghe e' sempre valido, che urlava "Stop ai crimini di Israele". Autogoal grandioso visto che Bibi ha preso la palla al balzo per rispondere "Questo non potrebbe succedere a Teheran o a Tripoli, qua si perche' questa e' democrazia!!", la pacifinta e' stata portata via, con le pive nel sacco, da un paio di giganti della sicurezza USA e Netaniahu e' stato osannato una volta di piu'. Una delle notizie recentissime che mi ha lasciata senza parole e' stata la decisione del G8 di assegnare 40 milioni di dollari ai paesi della "primavera araba". C'e' qualcuno che mi possa spiegare dove cavolo esiste questa primavera araba? Io vedo solo autunno e inverno. In Egitto e' iniziata l'era della Fratellanza Musulmana con test di verginita' sulle donne che, se trovate non illibate, vengono sbattute in prigione e torturate con scariche elettriche e infine incriminate per prostituzione. L'Egitto che vuole cancellare il trattato di pace con Israele? L'Egitto che ha aperto il valico di Rafah permettendo cosi' il passaggio di armi e droga verso Gaza senza nemmeno fare la fatica dui portarli attraverso i tunnel. L'Egitto che continua a dare la caccia ai cristiani? E' primavera questa? 40 miliardi per questo? Non era meglio spenderli per togliere la monnezza da Napoli e restituire alla citta' la sua bellezza o per ridare dignita' alle donne arabe in tutto il mondo, Europa compresa o per ricostruire la Libia bombardata da settimane dalla NATO? Quaranta miliardi per i nuovi dittatori? mica male. Intanto cosa succede in Europa? To', la notizia del giorno e' che in Scozia vengono banditi in decine di citta', addirittura con ordinanze municipali, quindi roba seria mica pissi pissi bau bau, i libri stampati in Israele! Il veleno antiebraico non abbandona l'Europa anzi si espande, tra gli intellettuali e le classi dirigenti, ogni giorno di piu' e tutto con il "pretesto Palestina". Un tempo , grazie all'ignoranza della gente, non servivano scuse per preseguitare gli ebrei, bastava dirlo e le folle si scatenavano. Oggi che siamo tutti acculturati serve un pretesto e allora ecco che arriva la Palestina e si inventano popoli per poter defenestrare dalla loro terra gli odiati odiatissimi ebrei. Uno si chiede "Cosa diavolo abbiamo fatto agli scozzesi?". Non si sa ma io sono convinta che chi boicotta la cultura, alla fine restera' invischiato dal suo stesso veleno. Ai nostri nemici quindi vanno le stesse pive nel sacco portate a casa da quella fanatica urlante al Congresso e i BUUUUU degli americani e di tutti gli israeliani. Beniamin Netaniahu ha fatto capire col suo meraviglioso discorso al Congresso che Israele va rispettato, ascoltato e difeso, ha dimostrato a noi tutti di essere un grande leader e il suo successo e' il nostro successo e il nostro orgoglio. Dopo le sue parole quanto appare piccolo, misero e triste il mondo che ci odia e ci boicotta, gentucola che si nutre di veleno, sputa veleno e puzza di marcio. Desidero concludere facendo mie le parole di Caroline Glick per Netaniahu: " The people of Israel and our many friends around the world will continue to stand behind him proudly if he continues to lead us as well and wonderfully as he did this week. And we will admire him. And we will thank him. Il popolo di Israele e i nostri tanti amici nel mondo continueranno a sostenerlo con orgoglio se lui continuera' a guidarci come ha meravigliosamente fatto durante questa settimana. Noi lo ammireremo. Noi lo ringrazieremo. " Deborah Fait