lunedi` 25 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
26.05.2011 In Scozia biblioteche 'judenrein'. A quando i roghi di libri?
Perchè, tranne il Foglio, nessun quotidiano italiano ha ripreso la notizia?

Testata: Il Foglio
Data: 26 maggio 2011
Pagina: 3
Autore: Redazione del Foglio
Titolo: «Biblioteche judenrein»

Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 26/05/2011, a pag. 3, l'editoriale dal titolo "Biblioteche judenrein".

Nell'immagine, il rogo nazista dei libri a Berlino, 1933

In Scozia vengono banditi i libri stampati in Israele, una decisione che ricorda i roghi dei libri durante il periodo nazista.
IC aveva già diffuso la notizia con la Cartolina da Eurabia di Ugo Volli di ieri (
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=39864). Stupisce che a riprendere la notizia sia stato solo il Foglio, quando si tratta di una notizia da prima pagina.
Invitiamo i lettori di IC a scrivere al proprio quotidiano di riferimento chiedendo spiegazioni per l'assenza di una notizia simile dalle loro pagine.
Ecco l'editoriale:

Come in una sorta di romanzo orwelliano, se da domani uno studente scozzese si recherà nella locale biblioteca pubblica per chiedere i romanzi di Agnon e Appelfeld si vedrebbe rispondere che quei libri sono stati banditi. E’ successo che un consiglio provinciale in Scozia, il West Dunbartonshire (centomila abitanti), con una semplice ordinanza è diventata la prima regione in Europa a bandire libri israeliani dalle biblioteche pubbliche. Un portavoce del West Dunbartonshire ha spiegato che non verranno fatti sparire “i libri israeliani stampati in Gran Bretagna, ma solo quelli stampati in Israele”. Ha poi ammesso che soltanto lo stato ebraico è stato colpito dal provvedimento, mancando qualunque limitazione per i testi stampati in Iran o Siria. Lo scrittore israeliano Amos Oz parla di decisione “vergognosa”. “Dove oggi si boicottano libri – ha commentato l’ambasciatore israeliano a Londra, Ron Prosor – in futuro potremmo assistere anche al loro rogo”, richiamando alla memoria il falò di libri ordinato da Joseph Goebbels. Altri hanno ricordato le parole del poeta Heinrich Heine: “Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini”. Circola uno strano veleno antiebraico nelle classi abbienti e pensanti europee. La settimana scorsa il famoso regista Lars von Trier aveva definito Israele “un dito nel culo”. In questa fase critica per la sopravvivenza d’Israele, sotto minaccia e disagio prenucleare, torna ad agitarsi una vecchia conoscenza dell’Europa. Il disprezzo per gli ebrei. Ne sono espressione queste nuove biblioteche judenrein.

Per inviare la propria opinione al Foglio, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT