In Scozia biblioteche 'judenrein'. A quando i roghi di libri? Perchè, tranne il Foglio, nessun quotidiano italiano ha ripreso la notizia?
Testata: Il Foglio Data: 26 maggio 2011 Pagina: 3 Autore: Redazione del Foglio Titolo: «Biblioteche judenrein»
Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 26/05/2011, a pag. 3, l'editoriale dal titolo "Biblioteche judenrein".
Nell'immagine, il rogo nazista dei libri a Berlino, 1933
In Scozia vengono banditi i libri stampati in Israele, una decisione che ricorda i roghi dei libri durante il periodo nazista. IC aveva già diffuso la notizia con la Cartolina da Eurabia di Ugo Volli di ieri (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=39864). Stupisce che a riprendere la notizia sia stato solo il Foglio, quando si tratta di una notizia da prima pagina. Invitiamo i lettori di IC a scrivere al proprio quotidiano di riferimento chiedendo spiegazioni per l'assenza di una notizia simile dalle loro pagine. Ecco l'editoriale:
Come in una sorta di romanzo orwelliano, se da domani uno studente scozzese si recherà nella locale biblioteca pubblica per chiedere i romanzi di Agnon e Appelfeld si vedrebbe rispondere che quei libri sono stati banditi. E’ successo che un consiglio provinciale in Scozia, il West Dunbartonshire (centomila abitanti), con una semplice ordinanza è diventata la prima regione in Europa a bandire libri israeliani dalle biblioteche pubbliche. Un portavoce del West Dunbartonshire ha spiegato che non verranno fatti sparire “i libri israeliani stampati in Gran Bretagna, ma solo quelli stampati in Israele”. Ha poi ammesso che soltanto lo stato ebraico è stato colpito dal provvedimento, mancando qualunque limitazione per i testi stampati in Iran o Siria. Lo scrittore israeliano Amos Oz parla di decisione “vergognosa”. “Dove oggi si boicottano libri – ha commentato l’ambasciatore israeliano a Londra, Ron Prosor – in futuro potremmo assistere anche al loro rogo”, richiamando alla memoria il falò di libri ordinato da Joseph Goebbels. Altri hanno ricordato le parole del poeta Heinrich Heine: “Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini”. Circola uno strano veleno antiebraico nelle classi abbienti e pensanti europee. La settimana scorsa il famoso regista Lars von Trier aveva definito Israele “un dito nel culo”. In questa fase critica per la sopravvivenza d’Israele, sotto minaccia e disagio prenucleare, torna ad agitarsi una vecchia conoscenza dell’Europa. Il disprezzo per gli ebrei. Ne sono espressione queste nuove biblioteche judenrein.
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