Vorrei richiamarmi all’ultima cartolina del Prof. Ugo Volli per spendere qualche parola a mia volta su Gad Lerner e Moni Ovadia (Gomel non ho il dispiacere di sapere chi sia; mi va bene coś). Si tratta di due rappresentanti emblematici di quella sinistra benpensante, tanto severa con il Governo dello Stato d’Israele (di qualsiasi colore; l’unico apprezzabile sarebbe quello condotto da un leader alla Emil Hácha, capace di consegnare le sorti del Paese e dei suoi abitanti fiduciosamente nelle mani dei nemici) quanto indulgente con i capibanda dei tagliatori di teste. Due personaggi tronfi, saccenti e supponenti, abilissimi nel trincerarsi dietro le buone intenzioni per avallare le peggiori azioni, dichiarati difensori della democrazia e dei diritti umani ma perpetuamente distratti di fronte ai crimini contro l’umanità degli integralisti nel mondo, sempre pronti a rivendicare il diritto di critica per negarlo a chi non la pensa come loro, attentissimi alle pagliuzze (spesso inesistenti) nell’occhio altrui e perennemente disattenti nel rilevare i tronchi che hanno nei propri. La loro autorevolezza nel mondo ebraico è per fortuna inversamente proporzionale all’arroganza e all’albagia che da sempre li contraddistingue. Il cinismo con cui hanno bollato gli innocenti membri della famiglia Fogel, barbaramente assassinati da biechi criminali per puro odio razziale, definendoli con lo sprezzante epiteto di “coloni” la dice lunga sul livello morale di questi signori, squallido esempio di una politica destinata inesorabilmente all’auto-estinzione per manifesta idiozia. Al Presidente Pacifici ed ai membri della comunità ebraica romana va la mia piena solidarietà.