In risposta all’articolo del dott. Ugo Volli, e pensando alla parola ‘coloni’, non posso fare a meno di pensare che i coloni ebrei sono semplicemente dei cittadini che risiedono in una Colonia, e che hanno il diritto di godere dei diritti umani, vivendo indisturbati come ognuno di noi vorrebbe.
Non mi passa neanche per la mente, che possano essere invasori e portatori di disturbo alla quiete. Pertanto, il mio pensiero, il mio affetto e tutta la solidarietà va diretto alla famiglia Fogel, sperando che mamma, papà Fogel e i loro bimbi sgozzati nei lettini possano sentire che ci sono persone che vogliono essere loro fratelli e sorelle.
Gomel e Ovadia non sono fratelli di tutti gli ebrei, sono molto più fratelli degli ebrei tutti gli esseri umani, di diversa religione come me, solidali ai Fogel e alle vittime di Israele. Chiunque neghi, o nasconda come un ipocrita, il fatto indiscutibile che siamo fisicamente e fisiologicamente tutti uguali, e che non esistono innocenti che meritano la morte in casa, per strada o in una grotta, da mano di assassini, ebbene chiunque neghi questo dato non è fratello né mio, né di nessuno.
Rossella