Del buon uso delle nostre tasse per combattere la disoccupazione
la famiglia Fogel, massacrata da terroristi palestinesi
Cari amici, siete disoccupati? cercate uno stipendio? Ho una proposta per voi. Non particolarmente comoda, ma se amate l'avventura e avete il giusto spirito eurarabo, potrebbe interessarvi. Innanzitutto dovreste prendere la cittadinanza palestinese. Dato che lo stato palestinese non esiste, non è un gesto particolarmente impegnativo. Il passaporto fa parte del pacco dono che i nobili governi palestinesi dedicano a chiunque li vada a trovare. Potete usare una flottiglia, se siete ricchi (e avete magari un governo turco che vi appoggi, o almeno Al Qaeda: http://www.terrorism-info.org.il/malam_multimedia/English/eng_n/html/ipc_e190.htm) : è tornata la stagione, nel silenzio generale si sono già fatti avanti i malasiani (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/144286) . Ma forse è più comoda una bella macchina dall'Egitto, tanto la frontiera non è un problema.
Una volta che avete il passaporto viene il difficile. Da bravo palestinese, dovete andare in Israele a fare terrorismo: se no a che serve la vostra cittadinanza. Provate a fare un agguato a qualcuno, a far saltare qualcosa: quelle cose lì che fanno tanto eroica la Palestina. Dato che non avete un lavoro e probabilmente siete un po' imbranati (se no ce l'avreste), non preoccupatevi delle conseguenze, tanto non ci riuscirete e vi arresteranno. Cercate però di riuscire convincenti, perché se no il gioco non vale la candela. Vi arresteranno, vi processeranno. Fa parte delle regole del gioco, quel che avete fatto è un tentato omicidio: imbranato, ma sempre tentato omicidio, e merita la prigione.
Ecco, avete trovato il lavoro. In quanto palestinese arrestato nella "resistenza", avete diritto a uno stipendio: voi imbranato e anche quelli che hanno sgozzato dei bambini con le loro mani. Lo ha deciso l'autorità palestinese con una legge pubblicata il mese scorso: tutti coloro che sono arrestati mentre "si battono contro l'occupazione" sono "prigionieri" (dunque, a ben vedere, non occorre neanche procurarsi il passaporto, ma è più sicuro, credete a me, se siete un europeo rischiate la semplice espulsione, che non procura lavoro). E tutti i "prigionieri", non importa quanto sanguinari, sono automaticamente promossi dipendenti dell'Autorità Palestinese, probabilmente vita natural durante (http://www.terrorism-info.org.il/malam_multimedia/English/eng_n/html/ipc_e190.htm) .
Non è bello? Non è geniale? Aggiungete che le carceri israeliane sono civili, non solo non vi torturano come in quelle palestinesi (http://www.jpost.com/MiddleEast/Article.aspx?id=220987), ma avete una serie di privilegi, la possibilità di studiare ecc. che nonostante l'opinione di alcuni non sono stati eliminati neppure in seguito al trattamento assai meno umano che riceve Gilad Shalit. E aggiungeteci una seconda cosa: lo stipendio ve lo paga l'Autorità Palestinese, ma chi le dà i soldi per tanta generosità? Be', è chiaro, i paesi europei e l'America che contribuiscono al bilancio palestinese intorno al settanta per cento e danno più soldi ai burocrati di Ramallah per un paio di milioni di persone di quanto ne riceva tutta l'Africa insieme... Dunque, in fondo siete dipendenti dall'Unione Europea, vi sentirete anche a casa. E capirete anche a che servono le tasse non proprio leggerissime che paghiamo qui: per assumere terroristi in servizio permanente effettivo in "Palestina"...
Ugo Volli