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Informazione Corretta Rassegna Stampa
21.05.2011 Sono musulmano e sionista perchè amo la democrazia e la libertà
L'analisi di Astrit Sukni

Testata: Informazione Corretta
Data: 21 maggio 2011
Pagina: 1
Autore: Astrit Sukni
Titolo: «Sono musulmano e sionista perchè amo la democrazia e la libertà»

Pubblichiamo con piacere l'analisi del nostro collaboratore Astrit Sukni, un musulmano che ha ben chiara la visione di che cosa sono democrazia e teocrazia islamica. Per ora appartiene, temiamo, ad una minoranza nel campo islamico, ma non è detto che le cose non cambino.
Ecco la sua analisi:

Quando venne proclamata l'indipendenza dello Stato di Israele i Paesi arabi e vicini consigliarono ai palestinesi di abbandonare le loro case perchè  presto sarebbero, gloriosamente, rientrati in possesso della loro terra, scacciando gli ebrei e buttandoli a mare.
Per fortuna  ciò non è mai accaduto e, per colpa dei loro fratelli arabi, i palestinesi sono rimasti fuori dallo Stato di Israele con la speranza che un giorno avrebbero fatto ritorno.
Il Nakba dovrebbero rivendicarlo proprio in Siria, Libano e Giordania e non in Israele perchè Israele non ha nessuna colpa.
Oggi sono 63 anni che loro sono profughi senza status e senza diritti in Siria, Libano e Giordania. Sono una categoria di cittadini di serie B. Questo loro status è dovuto ai loro fratelli.
L' atteggiamento dei vicini di Israele denota chiaramente che i profughi palestinesi sono un peso e non portano nessun beneficio, perchè  sono perfettamente coscienti che nè un popolo palestinese nè una Palestina non sono¨ mai esistiti prima; nè ai tempi del mandato Britannico, nè ai tempi dell'occupazione ottomana, nè mai.
Dal mio punto di vista di musulmano, noto che la primavera araba non esiste e forse mai ci sarà . La democrazia tanto decantata e acclamata dai benpensanti e progressisti con in capo il presidente degli Stati Uniti d'America, Obama, sembra solo una pia illusione e dubito che tale democrazia possa avere terreno fertile nei Paesi arabi del Medio Oriente, cosi come anche nel Magreb. La democrazia non è compatibile con la Sharia.
Abbiamo notato come i dittatori arabi incolpano Israele quando il loro establishment è  in serio pericolo e per distogliere l' attenzione chiamano in causa Israele.
Puntualmente le anime buone ci cascano e così comincia un tam-tam di notizie noiosissimo di (dis)informazione nei confronti di Israele: Israele colpevole perchè i profughi palestinesi sono stati abbandonati dai loro stessi fratelli; Israele colpevole per le varie cadute dei dittatori o per i disordini che tutt'ora hanno luogo in Siria.
In questi giorni il presidente iraniano Ahmadinejad è  ai ferri corti con l'ayatollah Khamenei e, per distogliere l'attenzione della stampa, ha ben pensato di invocare Israele definendolo "un cancro da estirpare".
Storicamente i musulmani hanno sempre dato la colpa agli ebrei per colpa della loro incapacità  di gestire il proprio popolo.
Ai vicini di Israele non conviene dichiarare guerra a Israele perchè i loro problemi irrisolti non si risolvono dichiarando guerra allo Stato di Israele. Abbiamo visto come è andata a finire nelle quattro guerre che hanno dichiarato in passato: sono usciti sconfitti e con maggiori problemi nel loro interno. I
sraele è l'unico Paese democratico e liberale in Medio Oriente e la sua democrazia potrebbe fare invidia a qualche democrazia occidentale.
I giovani arabi, se vogliono e desiderano la democrazia, devono imparare da Israele.
Imparare a costruirsi un futuro e vivere con dignità come fa Israele.
Le teocrazie non hanno mai portato nulla di buono in duemila anni di storia e le utopie hanno creato solo dei mostri come Assad, Ahmadinejad, i vari ayatollah, Gheddafi e Mubarak. Ed io sono musulmano e filosionista perchè amo la democrazia e la libertà di pensiero e queste due rare virtù risiedono in Israele.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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