Non posso fare a meno di provare dispiacere al pensiero che la mia citta' natale, Milano, non solo corra il rischio di ritrovarsi un arcivescovo presidente di Pax Christi (sezione italiana), ma pure un sindaco i cui sostenitori si portano al seguito le bandiere della Fredom Flotilla, e secondo il quale, con tutti i problemi urgenti e non da poco che ha Milano, occorre "subito" una moschea come "luogo di culto dignitoso". Abbiamo ancora nelle orecchie i fischi e gli insulti con viene regolarmente salutata la Brigata Ebraica alle sfilate del 25 aprile..... Sono pronta a dare a entrambi, se ce li ritroviamo arcivescovo e sindaco, il beneficio del dubbio e il dovuto rispetto.
Ma che tristezza - quando passo davanti alla Sinagoga di Via Guastalla, spesso mi siedo ai Giardini e mi viene in mente quella bella persona che era Luca Hasdà, che a 19 anni era stato eletto consigliere comunale a Milano, e che lo era rimasto per dieci anni, nonostante minacce e aggressioni anche fisiche; che era stato presidente del "Gruppo Sionistico Milanese", sempre corretto ma infaticabile nell'impegno contro il terrorismo targato OLP.
Mi ricordo la fiaccolata organizzata da Luca a sostegno di Israele quando Saddam la bombardava di missili Scud, al tempo della Guerra del Golfo. (A proposito, ci sono dei lettori di Informazione Corretta che si ricordano di Luca, deceduto nel 1995 a soli 34 anni?....) Come sono cambiati i tempi a Milano.....
Un caro saluto a lettori e collaboratori di IC,
Annalisa Robinson
Siamo sicuri che sono molti a ricordare Luca, anche non non ricordiamo iniziative ufficiali in sua memoria. Condividiamo le sue preoccupazioni per Milano, l'odio è contagioso, e il nuovo che avanza sa molto di vecchio.
IC redazione