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Ugo Volli
Cartoline
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Bagattelle per un massacro 18/05/2011

Bagattelle per un massacro


Yunis Al-Astal

Cari amici,
non siete angosciati dal problema della teodicea? La teodicea palestinese, voglio dire. Ah già, capisco, qualcuno di voi non sa cosa significa la parola teodicea. Male, malissimo. Dato che non sapete, vi cito Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Teodicea): "Il termine "teodicea" fu coniato dal filosofo tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1716) nell'opera "Essais de Théodicée sur la bonté de Dieu, la liberté de l'homme et l'origine du mal" (Saggi di teodicea sulla bontà di Dio, la libertà dell'uomo e l'origine del male), opera redatta nel 1705 [...]  Il suo significato etimologico deriva dai lemmi greci "théos" (dio) e da "díke" (giustizia), ovvero di "dottrina della giustizia di Dio". Leibniz, tuttavia, utilizza il termine teodicea" come significato generale per indicare la dottrina sulla "giustificazione di Dio per il male presente nel creato [...] Nella sua opera, Leibniz, attribuisce il male del mondo alla libertà offerta da Dio alle sue creature, dimostrando, a sua detta, come la prescienza divina sia conciliabile con la libertà umana."

Avete imparato? bene. Ma adesso mi chiedete cosa c'entri la teodicea con la Palestina. Si vede che siete cattivi filosofi, o cattivi eurarabi, o forse che non avete fede. Lo sapete che cosa è successo 63 anni fa in Palestina? L'indipendenza dello Stato di Israele? Andiamoci piano con questi termini, non vorrete mica farmi arrestare. Quel che è accaduto è la "Nakba", il disastro. Dei palestinesi, naturalmente, che vivevano felici e contenti in uno Stato loro così perfetto che nessuno si era accorto esistesse, e d'improvviso furono aggrediti da certi alieni, che si autodefinivano ebrei e pretendevano la proprietà di quelle terre pur essendo chiaramente russi e tedeschi e invece non si erano mai visti da quelle parti islamiche da sempre, che a sporchi scopi colonialisti li cacciarono dalle loro pacifiche case (http://www.elpais.com/articulo/opinion/dia/Nakba/engano/elpepiopi/20100527elpepiopi_11/Tes). Come dice il buon presidente Abu Mazen, di fronte a questo crimine di pulizia etnica, gli eserciti di sei stati arabi intervennero facendo guerra agli alieni, ma a causa della prepotenza imperialista non ce la fecero a sconfiggerli e i poveri palestinesi, esuli dal loro stato invisibilmente perfetto (o perfettamente invisibile) se ne andarono profughi per il mondo (http://www.theatlantic.com/international/archive/2011/05/was-mahmoud-abbass-family-expelled-from-palestine/238999/).

Fin qui i fatti. Ma se la Nakba è male, o meglio se la fondazione dello stato di Israele (lo dico nella speranza che non mi arrestino) è un disastro o Nakba, alla faccia del presidente Napolitano che sostiene il contrario (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2011/05/15/visualizza_new.html_869186714.html), al fedele resta il problema della teodicea palestinese: perché il Clemente e Misericordioso permise agli alieni di provocare il Disastro e cacciare i poveri palestinesi. Non ditemi che così va il mondo: sarete magari bravi eurarabi che si battono contro gli alieni, amici di quel bravuomo dello zio Adolf che a suo tempo una mando contro gli alieni la dette, anche due; ma non siete fedeli. C'è una ragione.

L'ha spiegata un grande teologo palestinese, naturalmente, un religioso membro del grande movimento islamico di Hamas, tal Yunis Al-Astal, che il premio Nobel della pace gli venga rapidamente assegnato. Ecco le sue parole. Premessa civile e tollerante: "Tutti i predatori, tutti gli uccelli rapaci e i rettili e gli insetti, tutti i batteri letali sono molto meno pericolosi degli ebrei." Conseguenza di teodicea: "essi sono stati condotti in Palestina di modo che i palestinesi – e la nazione islamica dietro di essi – possa avere l'onore di annichilire la loro banda." Conclusione pratica. "In pochi anni tutti i sionisti e i coloni realizzeranno che il loro arrivo in Palestina è avvenuto al fine del grande massacro per mezzo del quale Allah vuole sollevare l'umanità del loro male." ( http://bokertov.typepad.com/btb/2011/05/who-brought-jews-to-palestine-and-why.html )

Matematico, non vi sembra? Io ne traggo due conclusioni:
1. Queste sottili dichiarazioni dell'insetticida Al-Astal dimostrano, se ce ne fosse stato ancora bisogno, che non bisogna affatto identificare antisionismo e antisemitismo.
2. Esse fanno anche vedere come sia buona cosa per la pace il patto di unità fra l'Autorità Palestinese, che celebra solo la Nakba e i suoi martiri (http://www.jpost.com/DiplomacyAndPolitics/Article.aspx?id=220681) e i veri credenti di Hamas che conoscono il piano divino sugli alieni. Come diceva quell'altro bravo eurarabo Celine che gli alieni (alieni anche in Europa, sia chiaro) non voglion celebrare: "Bagattelle per un massacro".

Ugo Volli


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