Riportiamo dal SOLE 24 ORE di oggi, 15/05/2011, a pag. 9, l'articolo dal titolo "Napolitano faccia a faccia con Netanyahu e Abu Mazen".
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sarà impegnato oggi a Gerusalemme nei colloqui con il presidente israeliano, Shimon Peres, e il premier, Benjamin Netanyahu. Napolitano è arrivato ieri sera all'aeroporto di Tel Aviv per una visita allo Stato ebraico e nei Territori palestinesi che proseguirà fino a martedì. A Gerusalemme Napolitano aprirà un convegno e inaugurerà una mostra, dedicati - nel 150° dell'Unità d'Italia - ai legami fra Risorgimento e Sionismo.
Domani tappa in Cisgiordania per un incontro con il presidente dell'Autorità palestinese, Abu Mazen, nel giorno della Naqba, o Catastrofe, in cui i palestinesi ricordano l'esodo di centinaia di migliaia di connazionali seguito alla fondazione dello Stato d'Israele.
Il capo dello Stato italiano oggi sarà insignito a Gerusalemme del premio Dan David, uno dei riconoscimenti più prestigiosi assegnati ogni anno in Israele ad accademici, artisti e uomini di Stato. Napolitano riceverà il riconoscimento per il 2010 a coronamento della sua lunga carriera politica e per il contributo di «moderazione» che, secondo i giurati, ha saputo dare sulla scena italiana come su quella europea e mondiale.
Il premio è articolato in tre categorie: passato, presente e futuro per ciascuna delle quali viene annualmente conferito un milione di dollari. Nell'albo dei vincitori figurano politici come l'ex premier britannico e attuale emissario di pace del Quartetto (Usa, Russia, Ue e Onu) in Medio Oriente, Tony Blair, ma anche istituzioni, come il Comune di Roma. Napolitano è stato scelto nell'ambito della categoria "passato" per «la sua dedizione al rafforzamento dei valori democratici e delle istituzioni in Italia e in Europa». «Nel clima attuale un po' caotico della politica italiana - si legge ancora nelle motivazioni - egli si erge a faro di ragionevolezza, moderazione e di difesa dei valori democratici, figura ammirata e rispettata da esponenti di tutte le parti». Un riconoscimento che gratifica la sua storica azione in seno al vecchio Pci per il graduale sganciamento dall'influenza sovietica e l'avvicinamento a posizioni più europeiste e filo-atlantiche.
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