vari quotidiani e rassegne stampa on line hanno rilanciato le dichiarazioni dell'imam di Segrate (Mi), Ali Abu Shwaima che chiede ai musulmani milanesi di non votare il partito di Vendola alle amministratrative in quanto omosessuale. Interessanti le dichiarazioni dell'imam: " Vendola vive in una societa’ che non e’ musulmana, quindi puo’ fare quello che vuole," (c'est à dire: "se in una società musulmana gliel'avremmo già fatta vedere noi") . Interessante anche la risposta di uno dei candidati musulmani di SEL, Davide Picardo (un cognome, una garanzia) che ben lungi dal difendere il suo leader come i diritti degli omosessuali e i candidati (almeno un gay e una lesbica) della sua stessa lista, dichiara “i partiti vanno giudicati per i loro programmi e non per le scelte di alcuni singoli”, (quando nel programma di partito sono chiaramente previsti punti sui diritti della comunità gay, lesbica e transessuale meneghina). Insomma, una nemmeno troppo ben riuscita taqyia nei confronti di tutti, giusto per non farsi mancare nulla.
La dirigenza del partito intanto non ha ancora commentato: sa cosa sta facendo e chi sta candidando?