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Shalom Rassegna Stampa
10.05.2011 Erich Priebke, l'allegro ergastolano
commento di Stefano Gatti

Testata: Shalom
Data: 10 maggio 2011
Pagina: 5
Autore: Stefano Gatti
Titolo: «L'allegro ergastolano»

Riportiamo da SHALOM n°5 di maggio, l'articolo di Stefano Gatti dal titolo "L'allegro ergastolano".


Erich Priebke,         Stefano Gatti, ricercatore e redattore del portale ‘Osservatorio antisemitismo’ della Fondazione CDEC di Milano (www.cdec.it)

Il 25 marzo scorso, il giorno dopo l'anniversario della strage nazista delle Fosse Ardeatine (come scoperto e testimoniato del settimanale ‘Oggi’), Erich Priebke ha passato un'allegra serata in compagnia di amici. Condannato all'ergastolo il 7 novembre del 1998 per 'omicidio plurimo continuato' in relazione all'eccidio del 24 marzo 1944, l'ex ufficiale delle SS dall'8 febbraio del 1999 gode degli arresti domiciliari per motivi di salute.
Malgrado i ‘motivi di salute e - sottolineiamo - la condanna all'ergastolo, a Priebke sono stati spesso concessi degli svaghi.
Nel 2005 è andato in 'permesso premio' sul lago di Garda, nel 2007 ha ottenuto l'autorizzazione a 'lasciare i domiciliari per motivi di lavoro', nel 2008 è stato presidente della giuria in un concorso di bellezza , nel 2009 ha ottenuto 'un permesso per uscire da casa per fare la spesa', e da sedici anni intrattiene una fittissima corrispondenza con centinaia se non migliaia di persone di tutto il mondo.
Erich Priebke però è un ex ufficiale delle SS che ha svolto un ruolo di primo piano nell'assassinio di 335 cittadini italiani alle Fosse Ardeatine, ed anche per questo alla fine della guerra fu arrestato ed internato nel campo di prigionia di Afragola da cui riuscì a fuggire.
In seguito, con l’aiuto della Pontificia commissione di assistenza si è rifugiato in Argentina e grazie anche all'organizzazione di supporto ai vecchi militari SS Stille Hilfe, è diventato ‘una figura pubblica rispettata, direttore dell'Associazione culturale tedesco-argentina di Bariloche nonché della sua Scuola tedesca'.
L’ex SS durante i lunghi e sereni anni argentini, non ha mai nascosto il suo ruolo nell’eccidio del ‘44, non ha mai preso le distanze dal suo passato hitleriano e nel 2003 ha persino scritto col suo legale storico Paolo Giachini un'autobiografia Vae Victis autoassolutoria dai toni filonazisti, antiebraici e negazionisti. Nel testo autografo la II Guerra mondiale viene attribuita alle 'forze ebraiche mondiali, mobilitate dal sionismo angloamericano contro la Germania' e la sua condanna all'ergastolo al 'sionismo internazionale' e alla 'onnipotente Tullia Zevi'.
Dal giorno dell’estradizione in Italia, l'ex SS è diventato un punto di riferimento per certi 'garantisti' il cui garantismo viene sempre fatto coincidere con la difesa di antisemiti e negazionisti, e per la destra radicale. Il 22 luglio del 1997, quando Priebke viene condannato in primo grado, l'allora parlamentare Antonio Serena affermò che: “c'è una lobby ebraica che sparge odio”, sempre lo stesso onorevole nel 2003 ha proposto un provvedimento di grazia per Priebke e poi ha inviato a tutti i parlamentari una videocassetta dal titolo “Guai ai vinti” a sostegno dell'anziano nazista. Sempre a luglio del ’97, l'avvocato Paolo Giachini durante un dibattimento processuale ha distribuito ai giornalisti presenti un documento in favore di Priebke ‘I centri Wiesenthal e il caso Priebke’ dai toni antiebraici in cui si imputa il processo Priebke alle trame di un onnipotente 'estremismo ebraico-sionista internazionale' , al 'sionista Riccardo Pacifici', al 'facinoroso Dario Coen assertore dell'assassinio per il nemico politico' e 'all'estremista Victor Magiar’.
Priebke è stato poi omaggiato anche dalle band Nazi-Rock (Gesta Bellica e 99Fosse) che gli hanno dedicato delle canzoni.
Nel giugno del 2007, quando al criminale nazista fu consentito di lasciare gli arresti domiciliari per andare al lavoro (provvedimento subito revocato) l'allora ministro della Giustizia Clemente Mastella affermò che: “Se facessi parte della comunità ebraica, non sarei contento, ma anche come cittadino della repubblica Italiana, resto abbastanza perplesso...esprimo la mia vicinanza alla comunità ebraica”.
Non bisogna però dimenticare che l'eccidio delle Fosse Ardeatine è stata una delle più gravi tragedie nazionali, che ha riguardato e riguarda tutti gli italiani perchè le vittime erano tutte italiane, 335 persone, 75 ebrei e 260 non ebrei.
Erich Priebke a passeggio per il suo quartiere o al ristorante è una grave offesa alla nostra Repubblica nata dalla Resistenza ed alla giustizia italiana, una giustizia che nel recente passato è stata beffata da Kappler, Kesselring, Abu Abbas, gli assassini dell’Achille Lauro…

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