Quanto tormento e rabbia traspaiono ogni volta che Deborah Fait, scrive su avvenimenti che riguardano Israele. La commozione trattenuta nei suoi scritti è dirompente e lascia di stucco per come lei riesce a proseguire mordendosi le labbra nello descrivere i fatti di cronaca. L'istinto sarebbe di abbracciarla per la forte tempra fuori della quale, si è costruita una corazza per non cedere, ma è evidente il suo sgomento nell'essere la portavoce e testimone dello straziante dolore delle vittime (famiglia Vogel) israeliane, e degli ebrei in generale. E' difficile per chiunque rimanere distaccati di fronte a queste inenarrabili barbarie, mentre nel frattempo si è imbrattati da maldicenze odiose, velenose menzogne, ingiurie di ogni tipo e ignobili; ma, malgrado questo, Deborah rimane un esempio raro e illuminante della tenacia che la sostiene, quasi con disperazione. Non vuole arrendersi nè ha intenzione di farlo perchè è in gioco l'esistenza del popolo di Israele. La chiarezza nel riportare i fatti più crudeli, nobilita se ce ne fosse bisogno la sua indiscutibile figura di donna coraggiosa, guerriera leale verso il popolo che ama, come Giuditta che decapitò Oloferne. Di fronte alle cattiverie vomitate dai suoi denigratori, non cede di un millimetro, ma combatte strenuamente la battaglia contro i criminali antisemiti, fascisti rossi e neri, musulmani integralisti i quali, colgono qualsiasi pretesto nello sbandierare le mortifere bandiere di Hamas. Voglio molto bene a questa donna integra e giusta, dotata di una sensibilità fuori dal comune. Abbiamo bisogno di altre figure come lei, perchè ci infonde speranza e il coraggio di proseguire. E' una donna decisa e tenace che in molte occasioni sa essere tenera e comprensiva, mai sdolcinata. Però quando toccano e feriscono Israele, si avventa come una fiera pronta a vendere cara la pelle. In tutti questi anni non si è mai smentita difendendo il diritto alla sua identità e di tutti gli ebrei sparsi nel mondo. Eretz Israel nella quale vive da qualche tempo le ha dato una vigoria sovrumana che la fa amare da tutti quelli che lottano per la giustizia e una vera democrazia, condizione questa che rende Israele il vero faro dell'umanità . Deborah, sii sempre così cristallina come l'acqua di sorgente, perchè noi si possa placare l'arsura dell'angoscia che da secoli ci pervade. Per finire, vedo in lei simbolicamente la figura mitica di Giuditta. Il sommo sacerdote e il consiglio degli anziani degli Israeliti una volta entrati nella sua casa per renderle omaggio, le dicono: "«Tu sei la gloria di Gerusalemme, tu magnifico vanto di Israele, tu splendido onore della nostra gente»" (ib. 15, 9b).
Jean Genois |