Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 08/05/2011, a pag. 5, l'articolo dal titolo " Scontri fra copti e salafiti, almeno 5 vittime al Cairo ".
Cinque persone sono morte e 54 sono rimaste ferite negli scontri scoppiati ieri al Cairo fra musulmani e copti. A innescare i disordini è stato l’assalto tentato da un gruppo di islamici contro una chiesa copta nel quartiere di Imbaba per liberare una donna che, a detta degli aggressori, si era convertita all’Islam ed era trattenuta contro la sua volontà nella chiesa.
Secondo alcune ricostruzioni 500 salafiti si sono radunati fuori dalla chiesa nel quartiere nord-occidentale della capitale egiziana e la tensione con i copti è subito salita sfociando in un confronto aperto. Tafferugli, poi colpi d’arma da fuoco, bombe-carta e lanci di pietre, un’escalation sedata dalla polizia e da unità dell’esercito che hanno sparato lacrimogeni per disperdere la folla inferocita. Il governatore della provincia di Giza ha parlato di una vittima e di 23 feriti, ma il direttore del distretto sanitario locale ha alzato le cifre: 5 vittime, 54 feriti. Fonti della sicurezza parlano di 6 uccisi e 75 feriti. « I morti sono tutti di fede cristiana», ha detto il sacerdote della chiesa parlando di «colpi d’arma da fuoco sparati contro di loro da delinquenti e salafiti». Versione questa che non trova però conferma.
In Egitto la violenza inter-religiosa ha conosciuto negli ultimi mesi un preoccupante aggravamento, che soltanto le manifestazioni di piazza contro l’ex presidente Mubarak erano riuscite a sospendere. I cristiani in Egitto rappresentano circa il 10% degli 80 milioni di cittadini e lamentano il trattamento di «fedeli di serie B».
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