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Capovilla e la sua Pax 26/04/2011

Ho appena letto il testo letto da Don Nandino Capovilla ai funerali di Vittorio Arrigoni.  A prescindere dal rispetto e dalla tristezza che ispira la fine brutale di qualunque vita, dire che mi sono cadute le braccia è poco.  Ma ci è o ci fa?  Dice queste cose per farsi pubblicità o perchè ci crede veramente? Lo sa che il dialogo non e' dialogo se non si ascoltano le ragioni degli altri, e che gli "altri" non sono solo palestinesi? .....  Mi viene male a pensare che questo prete rappresenti la mia Chiesa - siamo messi malissimo! Piu' che malissimo! Ma lo capisce Don Nandino che i  perseguitati, gli ultimi di cui si occupava il povero Vittorio, il gregge di Monsignor Capucci, quelli con cui Don Nandino si illude di fare Pasqua, sono anche quelli che festeggiano la strage di tre bambini e dei loro genitori, che si fanno esplodere negli ospedali dove sono stati curati, che buttano dalle navi disabili in sedia a rotelle, che educano i loro figli all'odio e alla violenza, e che spesso eliminano quelli che tra loro all'odio e alla violenza non sono abbastanza inclini? Lo sa che i missili li inviano i cosiddetti "ultimi" e non l' "esercito di occupazione"?...  Anche i piccoli Fogel non hanno piu' braccia per abbracciare, non hanno piu' piedi per "scappare dall'incubo", non hanno piu' voce nemmeno per un grido di dolore. E nemmeno ce li hanno i tanti bimbi e ragazzi che sono morti quando il muro non c'era, quel muro che e' sorto unicamente per proteggere la vita e non per dare la morte. Lo capisce Don Nandino che il povero Vittorio non l'ha ucciso l'esercito di occupazione, ma una parte del gregge degli oppressi, e che quando questa parte del gregge avra' il sopravvento anche gli utili idealisti (dico idealisti per non usare un'altra parola piu' irrispettosa) come Don Nandino faranno molto probabilmente la fine del povero Vittorio?...

La cosa assumerebbe veramente i colori della farsa se la realta' non fosse cosi' tragica.  Anche l' accenno all' "orrore inenarrabile", quando sappiamo che il povero Arrigoni è stato catturato dopo essere stato in palestra e avere ordinato telefonicamente la cena a un ristorante, cosa che non sembra proprio indicare uno stile di vita pieno di sacrifici; quando anche rappresentanti di organizzazioni internazionali ufficiali negano che Gaza sia affamata (mi pare innegabile che gli internati ad Auschwitz fossero definitivamente piu' emaciati dei cittadini di Gaza, e anche Vittorio non sembrava deperito); quando sappiamo del fiume di denaro che finisce a Gaza.....

E poi per favore smettiamola di chiamare "ragazzo" un 36enne, che e' non solo impreciso ma anche paternalistico. 

Qui in Gran Bretagna, quando muore un soldato (l'ultimo caso e' quello del capitano Lisa Head, morta disinnescando un ordigno in Afghanistan), la famiglia solitamente rilascia un comunicato in cui si ricordano le qualita' personali del caduto, caduto "facendo quello in cui credeva".  Forse anche in questo caso un commento del genere sarebbe bastato, senza reiterare la parola "martire", che di questi tempi fa pensare a persone che portano la morte piuttosto che la speranza.

Io sono cattolica e intendo rimanerlo, nonostante  Don Nandino, Padre Pizzaballa, i pellegrinaggi paolini in Terra Santa, e altre voci che non menziono perche' appunto mi viene male. (Per esempio, ho sentito nominare il vescovo di Pavia, monsignor Giovanni Giudici, che a quanto pare presiede Pax Christi, come di un possibile candidato arcivescovo di Milano, la mia citta' natale - altra fonte di malore.)   Ho sempre versato il mio otto per mille alla Chiesa cattolica. Ma ora intendo attivarmi, e se scopro che Pax Christi riceve contributi da quest'ultima, l'otto per mille verra' prontamente dirottato da un'altra parte.

Scusate lo sfogo, non ho potuto trattenermi. Non so se mi viene da piangere per la disperazione o da soffocare per la rabbia.. Ma come fate voi di IC a mantenere il buonumore e l'equilibrio quando leggete questa roba?... 

Un saluto a tutti, specialmente a Deborah Fait

Annalisa

Gentile amica, che dirle ? guardiamo avanti, senza dimenticare il ricordo del passato. il presente non ci affascina, ci preoccupa, ma abbiamo fiducia nella buona tenuta di Israele, prima o poi i meriti della sua società democratica verranno riconosciuti, noi diamo soltanto una mano, con l'aiuto delle persone per bene, a qualunque fede appartengano.
Grazie per le sue nobilissime parole.
IC redazione 


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